Cultura

Resistenza Illuminata, Bologna omaggia la musica antifascista del dopoguerra

Il Teatro Comunale, con il patrocinio dalla Regione Emilia Romagna e dell’A.N.P.I, rende omaggio a Luigi Nono: iscritto al Partito Comunista nel 1952, le sue opere sono ricche di riferimenti all'antifascismo, alla lotta operaia, allo sfruttamento del capitalismo

di Matteo Poppi

Nel settantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione, il Teatro Comunale di Bologna, con il patrocinio dalla Regione Emilia Romagna e dell’A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia –, dà l’avvio a Resistenza Illuminata. Un progetto che è omaggio a Luigi Nono e alla cultura della Resistenza veicolata attraverso la musica colta. Il nome del progetto richiama una delle più celebri composizioni del maestro veneziano: La Fabbrica Illuminata. Nono, oltre ad essere il massimo esponente europeo dell’avanguardia e della musica concettuale del dopoguerra, è stato intellettuale politicamente schierato. Iscritto al Partito Comunista nel 1952, le sue opere sono ricche di riferimenti all’antifascismo, alla lotta operaia, allo sfruttamento del capitalismo. Difficilmente trovare un maestro contemporaneo che meglio esprima attraverso la propria opera i valori della Resistenza.

Un progetto articolato, che si sviluppa per tutto il 2015. Più di venti le istituzioni musicali e culturali coinvolte e dislocate in diversi città emiliano romagnole; Ferrara, Marzabotto, Modena, Reggio Emilia, e naturalmente Bologna. Un caleidoscopio artistico di concerti, convegni, mostre e proiezioni cinematografiche. Alla realizzazione ha preso attivamente parte Fondazione “Archivio Luigi Nono” di Venezia presieduta da Nuria Dorothea Schoenberg, moglie di Nono nonché figlia del compositore austriaco Arnold Schönberg, padre della dodecafonia. Destino volle che Nono si fece conoscere come un musicista politicamente schierato con le Variazioni all’op. 41 di Schönberg – Nuria e Luigi si conosceranno solo tre anni dopo.

Il primo appuntamento, venerdì 23 gennaio, coinciderà con la serata inaugurale della stagione sinfonica del Comunale di Bologna e col debutto di Michele Mariotti alla direzione musicale. Non saranno eseguite opere di Nono, ma verrà presentata in prima assoluta Syntax composizione di Ivan Fedele, estimatore del maestro veneziano. Il 30 gennaio, la prima esecuzione di una partitura di Nono con l’opera dedicata all’architetto Carlo Scarpa. Il 7 maggio, per la direzione di Roberto Abbado, la composizione che gli diede fama internazionale: Canto Sospeso; lavoro del 1956 per soli, coro e orchestra incentrato sulle Lettere di condannati a morte della resistenza europea (Einaudi, Torino 1954), universalmente riconosciuto come capolavoro della musica contemporanea. Questi tre concerti si terranno al Teatro Manzoni di Bologna, come peraltro tutti gli spettacoli della stagione sinfonica del Comunale di Bologna.

All’Oratorio San Filippo Neri, nell’ambito di Bologna Festival, il 15 maggio, sarà invece la volta di Fragmente – Stille, An Diotima, tra le opere più ostiche per esecutori e ascoltatori. Nella prima metà di aprile il centro di ricerca musicale AngelicA riproporrà presso il Teatro San Leonardo di Bologna le composizioni per nastro magnetico che Nono ha realizzato presso lo Studio di Fonologia di Milano. Al Teatro Valli di Reggio Emilia, il 23 Ottobre, La Fabbrica Illuminata opera dedicata agli operai della Italsider di Genova, fabbrica dove Nono impresse su nastro il rumore delle macchine da utilizzare nell’opera. Il 24 gennaio, al Comunale di Ferrara, andrà in scena Al Gran Sole Carico d’Amore opera che si basa su scritti di Brecht,Castro, Guevara, Marx e Lenin (fu Claudio Abbado a dirigere la première dell’opera nel 1975, e oggi il Comunale di Ferrara porta il suo nome). L’opera A Pierre. Dell’azzurro Silenzio, Inquietum verrà eseguita presso il Teatro Ariosto di Reggio Emilia il 31 ottobre e alla Galleria Civica di Modena il 5 dicembre, ultima data in programma.

Queste sono alcune delle opere di Nono che Resistenza Illuminata proporrà al pubblico. La rassegna vedrà l’esecuzione di molte altre partiture di Nono e di altri maestri a lui contemporanei e affini per approccio socio-politico o musicale; citiamo Lachenmann, Massiaen, Olivero e Stockhausen. Per smussare alcune asperità sonore, le serate vedranno eseguite anche opere di più facile fruibilità melodica – tra le altre quelle di Brahms, Strauss e Beethoven. Non mancherà nemmeno la musica leggera legata ai temi della Resistenza con Endrigo, Bertoli, Fossati e altri. Nono, d’altro canto, amava Jimi Hendrix e Mina; quanto il pop amasse lui non è dato sapersi, quel che è certo è che fu citato (quanto seriamente, è meno certo) da Frank Zappa come artista di riferimento nel suo primo album, Freak Out!

Anche la Cineteca di Bologna omaggerà Nono: verrà proiettata l’esecuzione di Canto Sospeso della Berliner Philharmonisches Orchester diretta da Claudio Abbado. Il concerto è introdotto dalle parole di Umberto Eco che sprona a divulgare quest’opera nelle scuole: “I giovani del mondo capirebbero che quello che hanno visto e sentito sullo schermo è avvenuto davvero”.
Tuto il programma qui.

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