Disse che nel suo studio non avrebbe mai assunto un gay. Una frase che nell’agosto scorso è costata a Carlo Taormina una condanna per discriminazione da parte del Tribunale di Bergamo che ha imposto all’avvocato il pagamento di un risarcimento di 10mila euro. La sentenza è stata confermata oggi dalla Corte d’Appello di Brescia.
Taormina dovrà versare la cifra a un’associazione che tutela i diritti degli omosessuali e dovrà pagare la pubblicazione sul Corriere della Sera della sentenza. L’avvocato era intervenuto nel 2013, alla trasmissione La Zanzara di Radio 24, e, rispondendo ad una domanda del conduttore, aveva detto che mai avrebbe assunto un omosessuale. L’avvocato aveva anche aggiunto “nel mio studio faccio una cernita adeguata in modo che questo non accada”.