I tre restano i candidati più gettonati secondo i quotidiani italiani, mentre dalle colonne de La Stampa e Il Messaggero viene accreditato di nuovo il nome di Graziano Delrio
Amato, Mattarella e Finocchiaro sono i nomi su cui continuano a puntare i borsini dei principali dei quotidiani. Anche se non perde consistenza l’ipotesi secondo cui il premier-segretario Matteo Renzi avrebbe un nome da svelare solo all’ultimo momento in modo da trovare il gradimento sia del Pd sia di Silvio Berlusconi, quindi di Forza Italia. Anticipazioni? Non è dato sapere. Nell’attesa di conoscere il profilo top secret, il toto-Quirinale continua imperterrito.
Per il Giornale (Massimiliano Scafi) l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato resta sempre il favorito alla corsa alla successione di Giorgio Napolitano: “Secondo alcuni calcoli, è anche sulla carta il candidato più forte, quello che al quarto scrutinio può farcela con minori patemi, con 570-600 voti”. E ciò fa il paio con alcuni dettagli di non poco conto: “Il Dottor Sottile, sostenuto energicamente da bersaniani e dalemiani, sponsorizzato da Usa, Europa, Napolitano, mandarini vari, è anche nella lista di Berlusconi insieme a Casini e alla Finocchiaro”.
Già, Anna Finocchiaro. Libero (Elisa Calessi) dà in pole position il nome dell’ex presidente dei senatori del Pd. Scrive la giornalista Elisa Calessi: “Restano alte le quotazioni di Anna Finocchiaro. […] Potrebbe ridurre il dissenso del Pd (è dalemiana e gradita a Napolitano), prendere voti in Fi (da sempre non dispiace a Berlusconi) e persino nella Lega (ha un buon rapporto con Calderoli). Nell’universo renziano ha come sponsor il ministro Boschi, con cui ha un ottimo rapporto. Renzi potrebbe passare sopra i dubbi, fregiandosi di essere il primo a mandare sul Colle una donna”. Sempre Libero rivela che in queste ore “un altro nome è ritornato in campo”. Chi? “Quello di Graziano Delrio”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, renzianissimo della prima ora, “quirinabile” nelle pagine di ieri del Messaggero e de La Stampa, “potrebbe essere quello che gli uomini di Renzi chiamano «il candidato della quinta votazione»”.
Quotazioni di Repubblica (Goffredo De Marchis). Per il giornale diretto da Ezio Mauro, sono in ancora in piedi le candidature di Giuliano Amato e Sergio Mattarella. E “con loro reggono, nel valzer di nomi, i nomi dei politici puri: Anna Finocchiaro, Piero Fassino, Walter Veltroni che stanno recuperando terreno”. Anche se nella pagina successiva Sebastiano Messina, riportando le parole del parlamentare del gruppo misto Pino Pisicchio, lancia la soluzione di un “tecnico” al Colle, di cui si era già parlato nei giorni scorsi. “Padoan o Visco. Basta. Finito. Non ci sono altri nomi”, avverte Pisicchio.
Sul Messaggero Marco Conti rivela che “nei democrat frondisti cresce la spinta sul nome di Giuliano Amato in modo da spingere anche Forza Italia a votare per quello che Berlusconi ha indicato sin dal primo giorno come suo candidato nella rosa per la corsa al Colle. In questo modo, ragionano, Renzi sarebbe costretto a convergere su un candidato forte già nei primi tre scrutini e pronto per essere eletto alla quarta votazione”. Ma la lotta è ancora dura perché, continua il giornalista Marco Conti, “restano tra i papabili circolati in questi giorni, i nomi di Casini e Mattarella”, mentre risulta “in calo la Finocchiaro impallinata dalla sinistra Pd”.
Sparisce dai radar il presidente emerito della Consulta Ugo De Siervo, che fino a ieri l’altro veniva considerato il “più quirinabile” dal Sole 24ore. Stessa sorte per la quota “rosa” Marta Cartabia, giudice della Consulta, che qualche giorno fa il Corriere della Sera lanciò nella corsa alla successione di Giorgio Napolitano.