Paolo e Sara hanno venduto casa e mobili a Milano e si sono trasferiti insieme ai due figli e alla mamma di lei nell'isola indonesiana. Entrambi avevano un buon lavoro, ma non era abbastanza per renderli felici. "Come ci manterremo? Pensiamo di aprire un’agenzia di comunicazione"
Chi l’ha detto che a lasciare l’Italia sono solo i giovani disoccupati in cerca di lavoro. La famiglia Castellari se n’è andata a Bali per cambiare stile di vita. Lui, Paolo, 41 anni. Lei, Sara, 40. Entrambi con un contratto a tempo indeterminato in due agenzie pubblicitarie per conto di grandi gruppi editoriali. Insieme portavano a casa dieci mila euro al mese. Con loro i due figli, di 13 e 8 anni, e la madre di Sara, pensionata. “Non ha senso passare tutto il tempo tra palazzi, cemento, pioggia e freddo”. Paolo si riferisce alla sua città, Milano.
“Io e mia moglie uscivamo di casa alle 8.30 di mattina e rientravamo alle 8 di sera, totalmente assorbiti dal lavoro, vedevamo i bambini per sbaglio, giusto per dire di no alle mille richieste che ci facevano. Poi loro a letto, noi un film e la giornata finiva”. La parola a Sara: “Ci siamo accorti che eravamo noi stessi solo durante i viaggi. Ne abbiamo fatti tanti. L’ultimo nell’estate 2013, tra Stati Uniti, Canada e Hawaii. Un giro che ci ha aperto gli occhi una volta per tutte e ci ha dato il coraggio di staccare la spina”.
La carriera li aveva paradossalmente resi infelici. “Più guadagni, più spendi. E i soldi non bastano mai. Poi a forza di vendere pubblicità mi ero svuotato, avevo perso il senso delle cose”, racconta Paolo. Quindi serve recuperarlo. La coppia studia a tavolino le mete ideali dove trasferirsi. Vince l’isola indonesiana. A fine gennaio 2014 la visitano per la prima volta. Se ne innamorano. Il 26 novembre il trasloco in Asia. Forse temporaneo, non si sa: “Per ora stiamo qui, ma nel futuro chissà, vogliamo essere liberi di spostarci nei posti che ci fanno stare bene”.
Ritorniamo ai preparativi. I coniugi Castellari si licenziano. E si sbarazzano di qualsiasi cosa. Dalla casa, che stavano pagando con un mutuo, e vendono ad altri, ai mobili, auto, moto, bici, perfino i vestiti, tutto insomma. “Abbiamo organizzato un garage sale (un mercatino dell’usato allestito in garage, ndr) e abbiamo invitato amici e parenti. Alla fine non c’è rimasto più nulla”. O quasi. “Ci siamo tenuti sei metri cubi di souvenir, quelli presi durante i nostri viaggi nel mondo”. Una macina e un comodino indiani, dei quadri cinesi, una statua kenyota, delle maschere dalla Namibia, pipe dal Laos, un coltello dall’Oman, eccetera.
Da Milano a Bali. Perché proprio l’Indonesia? “Per il clima caldo tutto l’anno e la natura mozzafiato”. E i vostri figli come faranno con la scuola? Risponde la mamma: “L’anno scolastico qui inizia ad agosto, era troppo tardi iscriverli quando siamo arrivati, a novembre. Quindi ci siamo consultati con le loro insegnanti. Ci hanno dato il programma che avrebbero dovuto seguire e noi glielo facciamo studiare. A giugno i bambini torneranno in Italia per sostenere gli esami, il primo quello terza media, il secondo di terza elementare. E il prossimo agosto frequenteranno una delle venti scuole internazionali dell’isola, tutte molto valide”. Loro come l’hanno presa? “Bene, direi. Il più piccolo sta vivendo l’avventura come un gioco. Il più grande un po’ dispiaciuto per aver lasciato gli amici in Italia ma grazie a internet e Whatsapp li sente spesso”. E i vostri colleghi? “Pur di non farmi partire, il mio capo mi aveva offerto un posto da dirigente ma ho rifiutato”. Paolo: “Non ci credevano, pensavano che fosse uno scherzo, una scusa per andare a lavorare in un’altra azienda”.
Nuovo Paese, nuovo lavoro? “Ora pausa relax. Il 26 gennaio partiamo per un viaggio di tre mesi in Nuova Zelanda e Australia. Poi penseremo a come mantenerci. L’idea è aprire un’agenzia di comunicazione nel settore turismo”. Sara aggiunge: “Mia madre qui con la sua pensione ha un potere d’acquisto tre volte più grande. Farà la gran signora”.
La famiglia Castellari al momento vive in una casa vacanza da sogno, di 300 metri quadri, con giardino e piscina (altri 200 metri quadri). Dopo la tappa nell’emisfero australe, ne prenderanno una in affitto: “Gli stranieri – spiega Paolo – non possono essere proprietari di immobili sull’isola”. Su Facebook hanno aperto un profilo formato famiglia: “Leaveandlive Bali (Castellari’s family)“.