A vederli uno fila all’altro non ci si può nemmeno credere. Sono 800 i polar del Fondo Luigi Bernardi, libri in lingua francese di genere noir, letteralmente introvabili in Italia che, da sabato 10 gennaio 2015, sono disponibili per la consultazione pubblica presso l’Alliance Française di Bologna in via De Marchi. Intere collane, alcune storiche come la Série Noire di Gallimard, la Rivages/Noir, la Suite Noire che hanno rivelato autori come A.D.G., Jean-Patrick Manchette, o editato in Francia autori del noir angloamericano come Robin Cook, Jim Thompson, Donald Westlake; o la collana di Gallimard di fumetto Futuropolis che annoverò tra le sue prime firme Jean-Christophe Menu, Götting, Stanislas, Petit-Roulet, Denis Jourdin, Bazooka, Edmond Baudoin, Frank, Golo, Chauzy.
Il merito della conservazione integra e completa va a Luigi Bernardi: scrittore, intellettuale “sinceramente antidemocratico”, talent scout del fumetto e della letteratura italiana sul finire degli anni settanta, infine collezionista silenzioso, scomparso nell’ottobre 2014. Tra scantinati, garage e chilometrici scaffali, Bernardi è riuscito in 50 anni di collezionismo attento e certosino a non mancare mai all’appello con le uscite settimanali mettendo insieme un patrimonio librario unico: “E’ un prestigio non solo per Bologna ma per l’Italia intera”, spiega Francesca Giannone che ha curato la catalogazione del Fondo Bernardi. “Quando Luigi morì, lasciò tra le disposizioni testamentarie alla sua famiglia quella di mettere a disposizione per il pubblico dei lettori le sue collezioni. Centinaia e centinaia di volumi archiviati con cura tra la casa di via Allende dove abita tutt’oggi la sua vedova, un garage e un magazzino acquistato appositamente”.
Colui che si era preso la briga di far conoscere al pubblico italiano James Crumley, Joe Lansdale ed Elmore Leonard, e che fondò Granata Press, ha anche chiesto al figlio di proseguire nella sua attività di collezionismo: “Ha lasciato scritto che si continuino ad acquistare molte collane Disney tra cui Paperinik – continua Giannone – e poi io sto lavorando alla catalogazione di tutte le collane del giallo italiano, possedeva tutti ma tutti i Gialli Mondadori, e decine di serie a fumetti. Posso solo dire che stiamo parlando di quasi 30mila volumi. Entro fine dicembre 2015 dovrei aver finito la catalogazione. Un patrimonio di grandissimo valore che verrà gestito dalla facoltà di Italianistica dell’Università di Bologna”.
Alla presentazione del Fondo Bernardi hanno partecipato gli amici Pino Cacucci, Marcello Fois, e Doug Headline figlio dello scrittore Jean-Patrick Manchette. Nell’occasione è stata inaugurata anche una mostra di tavole ispirate ai racconti di Pallottole vaganti, realizzate da artisti vicini a Luigi, come Otto Gabos, Onofrio Catacchio, Andrea Accardi, Roberto Baldazzini, Grazia Lobaccaro, Giancarlo Caracuzzo, Enrico Fornaroli e studenti del corso di fumetto e illustrazioni dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna. “Luigi era molto generoso e aveva la grande peculiarità di scoprire giovani talenti – conclude Giannone – il fatto curioso è che io non lo conoscevo di persona, ma ho iniziato a conoscerlo quando non c’era più, scavando nel suo patrimonio librario. Era una figura straordinaria del panorama culturale italiano, ingiustamente sottovalutato”.