Duello a suon di improperi coloriti tra Carlo Taormina e David Parenzo, durante “La Zanzara”, su Radio24. L’avvocato è stato recentemente condannato in Appello per discriminazione, a conferma della passata sentenza che gli imponeva un risarcimento di 10mila euro a un’associazione che tutela i diritti degli omosessuali. Il fattaccio accadde proprio nel corso de “La Zanzara”, dove Taormina dichiarò che mai avrebbe assunto omosessuali nel suo studio legale. “E’ una sentenza inaccettabile, questi sono tutti d’accordo tra di loro, se la cantano e se la suonano – dichiara il legale, che punta il dito contro i due conduttori, Parenzo e Cruciani – ma non dico nulla sui gay, non casco nella vostra trappola, sennò mi fanno un altro processo. E mica mi metto lì ogni volta a pagare 10mila euro alle lobby che interessano a questi signori”. E aggiunge: “La responsabilità principale di questa storia è proprio vostra. Adesso vi chiamo in giudizio perché mi avete provocato, pagherete voi quei 10mila euro”. Gli animi si scaldano quando Parenzo definisce “ingiusta” la pena pecuniaria e osserva: “Secondo me, dovevano mandarti ai servizi sociali per 2 mesi all’Arcigay a fare il gratuito patrocinio”. Taormina si inalbera, dà dell'”imbecille” al giornalista e rincara: “Tu devi andare al manicomio. Ma va’ a morì ammazzato te e quelli che stanno appresso a te. All’Arcigay? Manco morto. Vacci tu con qualche gay come te”. Parenzo cita il caso di Calderoli che definì “orango tango” l’ex ministro Kyenge. Ma l’avvocato è inarrestabile: “Io non ho insultato nessuno, né dato della scimmia a qualcuno. Vaffanculo te e chi sta appresso, brutto imbecille”. Dopo la pausa pubblicitaria, il clima sembra rasserenarsi, ma Taormina, ancora scosso, confonde Parenzo con un ascoltatore e si accapiglia con un radioascoltatore che critica le sue posizioni anti-gay di Gisella Ruccia
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