Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno inviato una email ai parlamentari del Pd per chiedere una rosa di candidati al Colle da far votare in rete agli iscritti. Dopo il “Vaffa” del leader M5S dal palco della “Notte dell’onestà” e il silenzio del presidente del Consiglio, i grillini vanno a bussare ad un’altra porta. Il Movimento 5 stelle prova l’ultima carta per non essere tagliato fuori dai giochi per il Quirinale, poche ore dopo che Matteo Renzi ha annunciato di voler chiudere con un nome secco al quarto scrutinio la partita del Colle: “Siamo il Pd”, ha detto ai suoi, “possiamo riscattare la brutta figura del 2013”. Poche ore dopo però è partita l’email M5S: “Rendere pubblica una rosa è un esercizio di democrazia”, hanno scritto i due cofondatori. “Una elezione nei primi tre turni con le forze di opposizione è un modo per dare autorevolezza al prossimo presidente della Repubblica”.
“Le prime risposte da alcuni parlamentari della minoranza Pd”
Il leader Pd questa mattina ha dettato ai suoi la linea: scheda bianca per le prime tre votazioni, un nome condiviso per la quarta elezione senza cercare per forza l’accordo con le opposizioni. Per l’M5S saranno decisive le prossime ore: aspettano le risposte alle email (già qualcuno dalla minoranza Pd sembra aver risposto) e poi valuteranno se aprire il sondaggio in rete con a fianco altri candidati scelti dai grillini. Da una settimana Grillo e Casaleggio chiedono al presidente del Consiglio la lista su cui confrontarsi, ma al tempo stesso hanno deciso che non andranno al Nazareno per le consultazioni che la maggioranza farà con le altre forze politiche. Le Quirinarie, le elezioni online per scegliere i candidati M5S al Colle, sono congelate da giorni in attesa della mossa di Renzi. Che però fino a questo momento non è arrivata.
“Nuovi malumori tra i 5 Stelle: martedì 27 lasceranno il gruppo 9 deputati e 1 senatore”
Intanto all’interno del gruppo crescono i malumori: la strategia calata dall’alto, si lamentano in tanti, e le mosse decise da pochi aumentano le tensioni di sempre tanto che dieci deputati nelle prossime ore potrebbero lasciare il gruppo a Montecitorio. Il pensiero è al coordinamento degli ex M5S che è nato al Senato e che ha già offerto il proprio aiuto al Pd per l’elezione del Colle e per le riforme. Da giorni si aspetta che anche i deputati malpancisti si uniscano al progetto e ora potrebbe essere arrivato il momento giusto per uscire compatti. La sala per la conferenza stampa è stata prenotata a nome Jessica Rostellato: 9 deputati e 1 senatore annunceranno il loro addio al Movimento 5 stelle alle 10 di martedì 27 gennaio a Montecitorio.
E’ stata la deputata Pd Alessia Morani la prima a raccontare della lettera ricevuta da Grillo e Casaleggio, ma a pubblicare il testo su Facebook è il deputato Riccardo Nuti: ”Cara/Caro parlamentare del Partito democratico, le chiediamo dopo averlo chiesto al presidente del suo partito, di esprimere le sue preferenze per i candidati alla presidenza della Repubblica. I nomi proposti dai parlamentari del Pd saranno votati dagli iscritti al M5S on line nei prossimi giorni. Il presidente della Repubblica deve essere espressione del Parlamento e non di trattative tra poche persone, chiunque esse siano, così come vuole lo spirito della Costituzione. Crediamo che una elezione nei primi tre turni con la partecipazione delle forze di opposizione e alla luce del sole sia un modo per dare autorevolezza al prossimo presidente della Repubblica come rappresentante di tutta la Nazione e per non confinarlo alla qualifica di ‘nominato’”.