Il consigliere comunale di Reggio Emilia è tra le 117 persone finite in manette nella prima maxi operazione contro la criminalità organizzata nella regione. Il suo nome finì nel mirino dell'antimafia dopo un incontro nel 2012 con alcuni personaggi e imprenditori ritenuti vicini allo storico clan dei Grande Aracri
C’è anche un consigliere comunale e provinciale di Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani, eletto tra le file di Forza Italia, tra i 117 arrestati nella maxi operazione “Aemilia” contro la ‘ndrangheta in Emilia, coordinata dalla Dda di Bologna. Per lui l’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa. I carabinieri lo hanno prelevato all’alba, dalla sua abitazione di Arceto di Scandiano. Oltre a essere un esponente di punta del centrodestra locale, nella primavera del 2012 il suo nome era finito nella bufera, per una cena con imprenditori edili e dei trasporti di origine calabrese e uomini sospettati di vicinanza alla malavita.
Classe 1973, Pagliani è originario di Reggio Emilia dove ha sempre vissuto, studiato e lavorato. Avvocato, con un passato nel settore delle ceramiche e delle “carni bovine”, si dice specializzato in “diritto societario, finanziario e penale”. Sul suo sito si definisce anche “appassionato di politica da sempre” e “animatore da anni del centrodestra reggiano”. E infatti la sua prima corsa alle amministrative con la bandiera azzurra risale a molti anni fa, al 1999: alle comunali di Scandiano, comune in provincia di Reggio Emilia, raccoglie 300 preferenze. Un record. La sua carriera politica va avanti sempre nel solco del partito di Silvio Berlusconi, che non tradisce mai.
Nel 2012, quando è consigliere provinciale e comunale, finisce al centro delle cronache per essersi seduto al tavolo insieme a politici del Pdl, professionisti e a un gruppo di imprenditori considerato vicino al clan dei Grande Aracri, tra cui alcuni personaggi coinvolti in indagini antimafia. Il ristorante teatro della cena è nella periferia di Reggio Emilia, si chiama “Antichi Sapori” ed è di proprietà di un crotonese, il 45enne, Pasquale Brescia. Incontro che finirà sotto la lente della magistratura e della prefettura. E per il quale vengono ascoltate come persone informate sui fatti l’allora ex sindaco di Reggio Emilia e attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il presidente della Provincia Sonia Masini e il consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi.
Nell’autunno scorso Pagliani viene riconfermato consigliere provinciale e capogruppo in Comune a Reggio Emilia. Non solo: a novembre viene messo in lista anche per le regionali dell’Emilia Romagna, senza però riuscire a essere eletto. Il suo nome viene inserito all’ultimo, e va a sostituire quello di Vivaldo Ghizzoni, altro esponente di centrodestra. Pagliani viene “imposto da Roma e Bologna”, è scritto in una nota di Forza Italia, dal momento che, “il capogruppo in consiglio comunale è espressione forte del partito a Reggio Emilia e non può non far parte di questa compagine dei candidati azzurri”.