“Non è un processo politico, ma è di più: è un processo alla libertà di parola“. Con queste parole lo scrittore Erri De Luca ha commentato la prima udienza a Torino del processo che lo vede come imputato per “istigazione al sabotaggio” del cantiere Tav. “Sono uno scrittore – dice – non penso di poter istigare nessuno se non alla lettura o alla scrittura”. Nell’udienza di questa mattina, la giudice ha respinto la testimonianza di Mario Virano, presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione, mentre nelle prossime udienze saranno sentiti il capo della Digos torinese, Giuseppe Petronzi, e il direttore generale di Ltf, Maurizio Bufalini. Al termine dell’udienza, fuori dal tribunale, decine di cittadini hanno organizzato una lettura collettiva dell’ultimo pamphlet di De Luca “La parola contraria” (Feltrinelli) in segno di solidarietà di Simone Bauducco
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