“La nostra rosa dei nomi per il Colle? Io sono convinto che non serve la mera testimonianza, non basta scegliere un nome di una persona pulita, ma dobbiamo incidere, cercare di rompere il sistema”. Così il senatore del M5s Maurizio Buccarella si esprime a favore della “strategia dei nomi anti-Nazareno”, tra cui quello di Pierluigi Bersani (Pd) avanzato dal deputato Alessandro Di Battista. “Se c’è Prodi non vedo perché non si può candidare anche Bersani” è la risposta di Vito Crimi. I nomi che stanno a cuore però sono altri, come Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato. “Io sono contraria al nome di Prodi, ad un voto anti-nazareno, non cambierà nulla. Il Pd se vuole si può spaccare anche su nomi di grande spessore come questi”, sostiene Barbara Lezzi. “Ma Renzi se ne sbatte, ma cosa può fare il M5s, il patto è indissolubile, vedrete, anche se la rete sceglie Prodi al Quirinale andranno Amato o Finocchiaro” chiosa Giorgio Airola di Irene Buscemi
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