“Ah… l’hai sentita l’altra scossa? Uhhh…a Carpi pure…pure fino a Cavezzo…stanno facendo una proposta di fare tutto di legno…dobbiamo preparare tutte le società…quattro società sicure!…Secondo me dobbiamo iniziare a lavorare…già un paio di cutresi sono andati prima di noi…eh!…che noi parliamo e quelli fanno”. Risate sul terremoto in Emilia, come all’Aquila. Sono in un dialogo citato nell’ordinanza del Gip tra due indagati, Gaetano Blasco e Antonio Valerio, e riprese in un video diffuso dai carabinieri che ha intercettato una conversazione telefonica tra i due indagati, ritenuti tra gli organizzatori dell’associazione a delinquere di stampo mafioso, contestata nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta Aemilia. La telefonata è delle 13.29 e la scossa devastante ci fu alle 9.03