Gianni Dragoni parla parla della pensione d’oro di Giuliano Amato, simbolo della casta: “Quando Napolitano lo ha nominato giudice della Corte Costituzionale, nel settembre 2013, Amato percepiva 31mila euro lordi al mese: 22mila come pensione per i vari incarichi svolti nella sua carriera e 9mila di vitalizio come ex parlamentare”. E aggiunge: “Amato ha puntualizzato che il vitalizio lo dà in beneficenza e, dopo la nomina all’Alta Corte, ha chiesto all’Inps di sospendere la pensione, che è al netto poco più di 11mila euro al mese. Ad Amato, che ha 76 anni, resta sempre lo stipendio di giudice costituzionale. Che da maggio dell’anno scorso è stato ridotto di 97mila euro lordi all’anno a 360.000 euro lordi, pari a 12.618, 22 netti mensili”. Dragoni continua: “Amato avrebbe diritto alla pensione da ex giudice costituzionale, 15.400 euro al mese ai valori attuali. E in più riavrebbe la pensione che è sospesa, per un totale di quasi 38mila euro lordi al mese”
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