Sono giorni convulsi quelli che precedono le votazioni per il prossimo Presidente della Repubblica. La linea che segue la maggior parte dei parlamentari è il silenzio. “Non abbiamo fatto nomi, non era il momento”, dice Paolo Romani di Forza Italia. Anche gli esponenti del Partito Democratico sono reticenti nel parlare. I 5 Stelle invece non rinunciano alla polemica: “L’elezione del Capo dello Stato non ha più nulla di democratico, è solo uno scambio di favori. Si sono fottuti la democrazia, la repubblica parlamentare, la dignità”, dichiara Paolo Taverna. Razzi invece commenta: “Io non sono all’altezza per il Quirinale. Ma tanti cittadini italiani mi adorano”. E intanto, questa mattina, Matteo Renzi ha convocato i grandi elettori del Pd per fare il nome di Sergio Mattarella. La copertina di Luca Bertazzoni e di Alessio Orsingher