Sulle note de “L’alba” di Jovanotti, Michele Santoro apre la nuova puntata sulla prima giornata di votazione per il prossimo presidente della Repubblica: “Oggi la Lega ha portato in Aula il Manifesto che aveva come titolo: “Non moriremo da democristiani”. Come a dire, se dovesse essere eletto Sergio Mattarella come presidente della Repubblica si tornerebbe indietro. Secondo Berlusconi il patto è stato rispettato a metà, altrimenti sarebbe diventato presidente Amato. L’alba è già qua ma in giro si vedono solo magnifici esemplari del secolo scorso”. E aggiunge: “Nel bene e nel male, i rottamandi sono migliori dei rottamatori. L’Italia è stato un caso politico studiato in tutte le università del mondo, adesso ripetiamo a pappardella Tsipras. Oggi abbiamo istituzioni talmente deboli, e elettori talmente sfiduciati, che non possiamo far altro che attaccarci a quello che resta della prima Repubblica. Berlusconi statista grida a Renzi: “Hai voluto la bicicletta? E ora votatelo da solo Mattarella. Con Mattarella” – continua – ” è come se Renzi dicesse a Berlusconi: “Un cattolico, uno che non è mai stato comunista, è il massimo che posso offrirti. O così o pomì. Se Mattarella perdesse Renzi diventerà solo l’ultimo capitolo della lunga notte della Repubblica che non passa mai”