La faraonica campagna acquisti dei blucerchiati ripropone la teoria secondo cui dietro Er Viperetta ci sia un ricchissimo finanziatore. Molti indizi portano all'imprenditore ligure e tifoso doriano
Er Viperetta morde ancora: “Lunedì finisce il mercato e Ferrero tanti soldi ha pagato (35 milioni ndr)”. Roba da scudetto. Ieri la presentazione di Eto’o. All’Acquario di Genova, a due passi dagli squali, tanto per capirci. Eto’o abbraccia Massimo Ferrero e quasi lo stritola. Ferrero, o Viperetta, è diventato uno dei volti più noti della Serie A. Massima onorificenza: l’imitazione di Crozza. Ora mette su una squadra che ricorda la Samp dei tempi d’oro di Mancini e Vialli. Passi per Eto’o, ormai svincolato, che costa 1,4 milioni l’anno. Che dire, però, di Joaquin Correa, la promessa argentina di 20 anni conquistata per 8 milioni? Del portiere Alberto Frison? Ma soprattutto del colombiano Luis Fernando Muriel (10,5 milioni)? Ecco farsi largo una domanda: “Ferrero, dove ha preso i soldi?”.
L’Unione Calcio Sampdoria è proprietà al 98,96% della Sport Spettacolo Holding della famiglia Ferrero. Il valore nominale della quota è di 13 milioni. Il resto delle partecipazioni della Holding vale circa 900mila euro. Il curriculum di Ferrero parla di 60 cinema acquistati. Di affari non sempre azzeccati nelle compagnie aeree. Basta per una campagna acquisti degna del Real Madrid? Così ecco la caccia al “vero” padrone della Samp. Gli sceicchi, l’oligarca russo? Forse la soluzione è più vicina. C’è un ligure, con la Sampdoria nel cuore. Ha un jet privato da far invidia all’aereo di Stato di Renzi, uno yacht da 60 metri dove ha ospitato Lionel Messi. Uno degli uomini più ricchi d’Italia, lontano dai riflettori. Vive in Nigeria. Parliamo di Gabriele Volpi. Il miliardario ha detto: “Ho già tre squadre, quando il Recco batterà ogni record allora forse potremo pensare alla Samp”. Ecco la frase incriminata. Sibillina.
Ma chi è Volpi? “Ha ottenuto la concessione per i maggiori porti della Nigeria. Un impero che offre servizi ai colossi del petrolio e dà lavoro a 20mila persone”, racconta Angelo Barreca, collaboratore fidato. Questa la biografia ufficiale. La vera vita di Volpi è protetta dalla discrezione. O dal mistero, se preferite. Un Berlusconi in salsa ligure, tra grandi progetti per reinvestire i soldi guadagnati all’estero, squadre per sfogare la sua passione. Per cementare il potere con consenso e gol. Volpi comincia dal nulla, è operaio nelle Industrie Meccaniche Liguri. Gioca a pallanuoto, incrocia i calciatori della Sampdoria, ne diventa super tifoso. Poi gli anni a Lodi, dove diventa amico di Gianpiero Fiorani, il Furbetto del quartierino. Infine la Nigeria. Fornisce servizi alle multinazionali del petrolio. Accumula una fortuna colossale. In Italia pochi hanno chiesto informazioni a Volpi. Ci ha pensato il Comitato Permanente per le Investigazioni del Senato americano che ha dedicato un dossier a un amico di Volpi: l’ex vicepresidente nigeriano Atiku Abubakar, escluso nel 2007 dalla corsa alla presidenza perché accusato di corruzione. Il documento si intitola: “Tenere la corruzione fuori dagli Stati Uniti”. Il capitolo su Abubakar esordisce: “Usare società offshore per portare fondi sospetti negli Usa”. Si legge: “La moglie di Abubakar ha aiutato il marito a portare in America 40 milioni di dollari di fondi sospetti”.
Volpi è definito “amico fidato e socio di Abubakar”. Secondo gli statunitensi, società riferibili a Volpi e ai suoi familiari hanno trasferito in America 37 milioni di dollari su conti della moglie del leader africano e dell’università da lui fondata. Volpi è stato sentito dal Senato: “Ha risposto – annota il dossier – che i milioni alla moglie di Abubakar sono legati agli interessi legittimi nelle società e a una linea di credito con il blind trust” del politico africano. Ora Volpi guarda di nuovo alla sua Liguria. Emigrante di successo, vuole reinvestire le fortune accumulate all’estero. Prima lo sbarco nel mondo dello sport: con lo Spezia calcio dove siedono figure – come Andrea Corradino – vicine all’onorevole Luigi Grillo (Pdl, arrestato lo scorso anno). Con la Pro Recco di pallanuoto, squadra monstre. Ma c’è soprattutto il cemento. Con alleanze a tutto campo politiche e finanziarie. L’ultimo capitolo a Rapallo. Si parla di una mega-piscina per la pallanuoto, di un locale supervip nella Villa Porticciolo, parcheggi e infrastrutture. Chi sarebbe il socio? Flavio Briatore.
A Santa Margherita è di scena un progetto da 70 milioni per ampliare il porticciolo. Un’idea contrastata, anche da Renzo Piano. A realizzarlo si è candidata la Santa Benessere srl. Tra i soci c’è la Rochester Holding, società anonima lussemburghese. Per ammissione degli interessati, la società fa capo a Volpi. Nel cda in passato anche Gianantonio Bandera, che amministrava immobili della Curia di Genova. Amato da Bertone. L’operazione più grossa di Volpi riguarda La Spezia: 250 milioni. Due torri per alberghi, spazi commerciali, centro congressi, uffici, residenze e parcheggi. Volpi pezzo per pezzo si sta comprando la Liguria. Una fetta potrebbe essere la Sampdoria. Magari con l’amico Briatore.
da Il Fatto Quotidiano del 30 gennaio 2015