Futuro prossimo. Un mondo diviso in Zone militarizzate. Queste Zone sono: anni ’60, anni ’70, anni ’80, anni ’90, anni Zero. Milioni di persone inebetite e felici vivono a ripetizione sempre nello stesso decennio, perfettamente ricostruito. Quei libri, quei film, quelle notizie, quella tv, quei prodotti, quel fantastico vecchio modo di vivere che si ripete in continuazione. Niente ansia del futuro e, per sicurezza, niente futuro del tutto.
Tu vivi a Ottanta, oggi è il 1984 e tu sei un tipico adolescente maschio di 16 anni. Esce il video di Madonna, Like a Virgin. Sei ipnotizzato da quella ragazza così attraente e così strana. È qualcosa meno di una modella, ma se la guardi meglio è molto di più. È una bomba che fissa proprio te, dimenandosi su quella gondola veneziana, adagaiata tra pizzi di bancarella (…) Passano dieci anni, è di nuovo il 1984. è di nuovo l’esordio di Madonna, esce Like a Virgin. Lei è uguale, ma tu sei cambiato. Ora hai 26 anni. Hai vissuto dieci anni tumultuosi, sei un ragazzo in piena corsa. Per quanto i pizzi e la schiena che si inarca non manchino di evocare lieti ricordi e una fugace rimpatriata nel bagno più vicino, ti sei evoluto, sei ironico hai esigenze superiori (…) Passano altri dieci anni, arriva il prossimo 1984. la tua vita prosegue, bene, male, chi lo sa, hai una famiglia o forse no, fatto sta che a 36 anni la tua è un’esistenza adulta, ricca di impegni…
È vietato passare da una Zona all’altra. Chi ci prova fa una brutta fine. Il transito è riservato a militari e addetti ai servizi. Tra questi Leo, uno spazzino. Lo spazzino è un lavoro delicato, perché dai rifiuti si deduce come vive la gente. Una carta di chewingum sugarfree 2009 trovata a Settanta vuol dire contrabbando. Leo è un tranquillo servitore della dittatura, segnala anomalie, non vuole rischiare. Una notte però trova nella spazzatura qualcosa realmente fuori luogo: Maia, una bella ragazza nata a Settanta, in fuga dalla sua Zona. Tra bidoni e tesori, memorie di contrabbando, traditori e traditi, spazzini che fanno i poliziotti e poliziotti che fanno pulizia, i nostri eroi improvvisati si ritrovano in lotta contro la dittatura (illuminata ma molto fiocamente) e a caccia di una libertà che, forse, da qualche parte esiste.
Esilarante e paradossale, travolgente e corrosivo, in equilibrio tra avventura e satira sociale, Splendido visto da qui di Walter Fontana (pubblicato da Giunti Editore) è un romanzo che si ispira alla grande tradizione del genere fantastico, da Orwell a Huxley a Bradbury, e alle atmosfere di film come Truman Show o Matrix. Storie dove i sogni realizzati diventano incubi, storie del futuro che parlano alla gente di oggi. Un romanzo originale, soprattutto guardando al panorama della letteratura italiana dei giorni nostri. Walter Fontana, conosciuto soprattutto come autore di testi teatrali e televisivi per Angela Finocchiaro, Claudio Bisio, Paola Cortellesi e Fabio De Luigi e di sceneggiature di film di Aldo, Giovanni e Giacomo, e di Ale e Franz, stupisce per aver ideato una storia così distante da quelle a cui ci aveva abituato. Splendido visto da qui è anche un modo per riscoprire gli usi e i costumi degli ultimi cinquant’anni della società occidentale, a suon di Beatles, Madonna e Ricky Martin, a seconda della decade, ovviamente.