La 21esima di campionato verrà ricordata come la domenica delle occasioni sprecate. Quella della Juventus, innanzitutto. I bianconeri non vanno oltre un pareggio in bianco a Udine e restano a +7 dalla Roma, fermata ieri dall’Empoli. Fanno peggio in zona Champions League Lazio e Sampdoria, entrambe sconfitte. I biancocelesti crollano a Cesena, squadra rivitalizzata dal successo contro il Parma e ora alla seconda vittoria consecutiva che permette di sperare davvero nella salvezza. Malissimo i blucerchiati alla prima partita di Eto’o: il Torino rifila cinque schiaffoni alla squadra di Mihajlovic che manda il camerunense in campo quando ormai è tutto chiuso. Gode, quindi, il solo Napoli grazie all’ex doriano Manolo Gabbiadini, autore del gol vittoria contro il Chievo. Benitez in una sola giornata accorcia sul secondo posto e si porta a distanza di sicurezza da quarta e quinta forza del campionato. Un capolavoro per la squadra più in forma del campionato. Con un’altra perla di Dybala e la consueta frizzantezza il Palermo schiaccia il Verona e diventa una seria candidata all’Europa League, mentre l’Atalanta avvicina l’Inter – sconfitta dal Sassuolo – grazie a un gol da antologia di Mauricio Pinilla in pieno recupero. Alle 20.45 tocca al Milan salvare se stesso e la faccia della Milano calcistica. 

RISULTATI (tra parentesi gli assist)

GENOA-FIORENTINA 1-1: 14’ Tatarusanu (aut), 54’ Rodriguez
Ammoniti: Sturaro (G); Borja Valero (F). Espulsi: Burdisso (G)

ROMA-EMPOLI 1-1: 39’ Maccarone (rig), 57’ Maicon (Pjanic) – leggi l’articolo
Ammoniti
: Nainggolan, Astori, Florenzi (R); Valdifiori, Croce (E). Espulsi: Manolas (R), Saponara (E)

SASSUOLO-INTER 3-1: 17’ Zaza, 29’ Sansone (Magnanelli), 83’ Icardi, 93’ Berardi (rig) – leggi l’articolo
Ammoniti
: Missiroli, Zaza, Berardi (S), Medel, Vidic, Ranocchia, Icardi (I). Espulsi: Sansone (S), Donkor (I)

ATALANTA-CAGLIARI 2-1: 18’ Biava (Del Grosso), 44’ Dessena, 94’ Pinilla (Cigarini)
Ammoniti: Cigarini, Pinilla (A); Gonzalez, Longo (C).

CESENA-LAZIO 2-1: 60’ Defrel, 77’ Cataldi (aut), 86’ Klose
Ammoniti: Capelli (C); Parolo, Mauricio, Marchetti (L)

•Il Cesena aveva vinto una sola partita nel girone d’andata, il 30 agosto. Nel girone di ritorno è a punteggio pieno dopo due giornate e vede in fondo al tunnel la luce della salvezza. Se contro il Parma, domenica scorsa, si pensava a uno schizzo di colore in una stagione nera, la vittoria contro la Lazio conferma che i bianconeri sono vivi e lottano con le altre. La squadra di Di Carlo annichilisce i biancocelesti, di solito belli e divertenti. All’Orogel-Manuzzi si vede un’altra squadra, opaca e involuta che deve ringraziare Marchetti per aver tenuto la partita aperta fino al novantesimo. Pioli paga le assenze (sei) e non riesce a risolvere il rebus pressing proposto dai romagnoli. Quanto basta al Cesena per controllare il centrocampo e sbloccare nella ripresa con un gran gol di Defrel, che poi mette lo zampino anche nel raddoppio (goffo autogol di Cataldi). L’arrembaggio e la rete di Klose arrivano troppo tardi per acciuffare un pareggio e tenere a portata di mano il terzo posto.

CHIEVO-NAPOLI 1-2: 18’ Cesar (aut), 25’ Britos (aut), 61’ Gabbiadini (Strinic)
Ammoniti: Botta (C).

•Grazie all’Empoli, al Sassuolo, al Cesena e anche al Torino. Il Napoli fa il suo contro il Chievo e batte il cinque a tutte le avversarie medio-piccole delle sue dirette concorrenti per la Champions. Incastri di risultati e il primo tris di vittorie consecutive regala a Rafael Benitez un terzo posto solitario e saldo, oltre a un passo avanti deciso verso la Roma. Ci si mette anche la fortuna in occasione del primo gol, nato da un incredibile rimpallo Bizzarri-Cesar con palla in rete senza che la tocchi alcun giocatore azzurro. Il Napoli paga in nome della legge del contrappasso: il pareggio del Chievo è identico al primo gol ma il protagonista è Britos. Ed è una rete meritata perché i veneti giocano meglio nel primo tempo, soprattutto sull’asse PellissierPaloschi. Poi pagano dazio in termini di energie e Gabbiadini firma il gol-vittoria con un stop e tiro in piena area, preciso quanto basta per diventare imprendibile. Fila tutto liscio fino al fischio finale, a parte un’occasione di Radovanovic. Ora la Roma è nel mirino.

PALERMO-VERONA 2-1: 8’ Tachtsidis (Greco), 18’ Dybala, 78’ Belotti (Vazquez)
Ammoniti: Andjelkovic (P); Marques, Saviola (V)

TORINO-SAMPDORIA 5-1: 16’ Quagliarella (Moretti), 29’ Quagliarella (rig), 65’ Quagliarella, 75’ Amauri, 77’ Obiang (De Silvestri), 93’ Bruno Peres
Ammoniti: Gazzi (T); Silvestre, De Silvestri (S)

•Tutti aspettano Eto’o, punta di diamante del ciclone Sampdoria. Spunta invece Fabio Quagliarella, un tornado che abbatte la difesa di Mihajlovic. L’attaccante granata firma una tripletta spezza-gambe che conferma il momento più che positivo dei granata, arrivati a 8 partite senza sconfitte e 3 vittorie consecutive. Al coro si aggiunge anche Amauri, primo centro in campionato, e Bruno Peres che produce corsa e pericoli prima di mettersi in proprio timbrando la quinta rete dei padroni di casa. È il sigillo su una gara a senso unico, chiusa già nella prima mezz’ora. La Sampdoria è poca cosa: molli e con troppe punte, i blucherchiati stanno probabilmente pagando i tanti cambiamenti di questa fase della stagione, oltre a un entusiasmo eccessivo. Mihajlovic parte con il 4-3-3, poi vira verso il 4-3-1-2 ma l’unico lampo in un pomeriggio nero arriva a partita già virtualmente finita. La firma è di Obiang in gol con un tacco splendido. C’è l’esordio di Eto’o, ma per valutare il camerunense ci vorrà ancora tempo.

UDINESE-JUVENTUS 0-0
Ammoniti: Di Natale, Thereau (U); Lichtsteiner (J)

•La Juventus resta a digiuno e a sette punti dalla Roma. A Udine non arriva il morso ammazza-campionato, per merito anche dell’Udinese, squadra organizzata e attenta a non lasciare spazi ai bianconeri, sempre bravi a sfruttarli a dovere. Ma ad Allegri manca prima di tutto il suo modulo, quel 4-3-1-2 grazie al quale la Juventus ha spiccato il volo. Troppe assenze in difesa e a centrocampo per apparecchiare il consueto modulo. E con l’antico 3-5-2 la manovra è meno fluida e grazie a Buffon si salva in due occasioni nel primo tempo, durante il quale è soprattutto Bruno Fernandes a infastidire la difesa dei campioni d’Italia. Alla distanza, però, cresce la Vecchia Signora. Prima l’ex Pereyra ammacca la traversa con un destro al volo sull’unica iniziativa degna di nota da parte di Llorente, ancora in ombra. Poi con la premiata ditta PogbaTevez: il francese stoppa e invita, l’argentino si aggiusta la palla ma tira a lato di poco. Non succede più nulla, a parte una sventola fuori misura di Di Natale da buona posizione. E la Roma ringrazia.

MILAN PARMA (1/2 ore 20.45)

CLASSIFICA (*una partita in meno)
Juventus 50
Roma 43
Napoli 39
Lazio 34
Sampdoria 34
Fiorentina 32
Palermo 30
Genoa 29
Torino 28
Sassuolo 28
Udinese 28
Milan 26*
Inter 26
Verona 24
Atalanta 23
Empoli 20
Cagliari 19
Chievo 18
Cesena 15
Parma 9*

Parma un punto di penalizzazione

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