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Caso Riccardo Magherini, rinviati a giudizio 4 carabinieri e 3 soccorritori

L'accusa per tutti è di omicidio colposo. Militari (uno di loro deve rispondere anche di percosse) e soccorritori erano intervenuti nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2014 a Firenze per bloccare il 40enne in preda a una crisi da assunzione da cocaina
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Tutti a processo. Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Firenze, Fabio Frangini, ha rinviato a giudizio i 4 carabinieri e i 3 volontari della Cri accusati di omicidio colposo per la morte di Riccardo Magherini, deceduto nel marzo 2014 a Firenze, durante un arresto. I sette erano intervenuti nel quartiere di Borgo San Fediano mentre l’ex calciatore era in preda a una crisi da assunzione da cocaina. Uno dei militari è stato rinviato a giudizio anche per percosse: secondo le indagini, ha sferrato alcuni calci all’uomo mentre era a terra ammanettato. Il processo inizierà l’11 giugno. L’8 gennaio scorso, invece, la Procura e i legali del 40enne fiorentino avevano presentato documenti aggiuntivi e oggi il pm titolare delle indagini, Luigi Bocciolini, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i protagonisti di una vicenda ancora da chiarire.

Caso Magherini, rinviati a giudizio i carabinieri. La commozione della famiglia
www.ilfattoquotidiano.it di Max Brod
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Familiari e amici di Magherini hanno accolto la decisione del gup con un applauso. Tre dei militari imputati e i tre volontari della Croce rossa erano presenti in aula, mentre nei corridoi del tribunale c’erano anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, e molto volontari del 118, arrivati per manifestare solidarietà ai colleghi. Il fratello di Riccardo Magherini, Andrea, è entrato in aula portando delle foto del cadavere del fratello. “Via la divisa”, “ora in galera” hanno gridato alcuni degli amici del 40enne quando è stato loro annunciato il rinvio a giudizio dei sette imputati. Molti dei colleghi di questi ultimi, invece, sono scoppiati in un pianto. “Bisogna fidarsi della giustizia” ha detto la moglie di Magherini, Rosangela Galdino che, parlando del loro bambino, Brando, ha aggiunto: “Il processo è tutto per lui, che ogni giorno chiede di babbo“.
“Il rinvio a giudizio è importante – ha aggiunto il legale Fabio Anselmo – la procura considera gli imputati responsabili. C’è tanto da fare, non possiamo adagiarci sugli allori: sarà un processo molto difficile. In ogni caso – ha concluso – l’arresto o il fermo di persone non capaci di intendere e volere è vietato dal codice”.

Diverso, ovviamente, il parere del legale difensore dei carabinieri rinviati a giudizio: “E’ cristallizzata la responsabilità colposa, quindi che non ci sono stati pestaggi nè comportamenti dolosi” ha detto Francesco Maresca. “Siamo sereni – ha aggiunto – Gli imputati, che erano in aula, hanno accettato il rinvio a giudizio”. In riferimento a quanto detto dall’avvocato dei Magherini (“Il codice vieta l’arresto di persone incapaci di intendere e volere”), Maresca ha sottolineato che “in aula ha detto che il suo assistito era malato. Ma, che io sappia, non aveva forme patologiche di malattia, aveva assunto cocaina“.

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