Come prevedibile, la scelta della Bce che mercoledì sera ha di fatto chiuso i rubinetti ad Atene salvo nuovi accordi ha mandato in tilt la Borsa greca che ha chiuso a -3,37% una seduta che si era aperta con una scivolata di oltre il 9%. Crollo recuperato solo in parte dopo l’incontro tutt’altro che amichevole tra il ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis e il collega tedesco Wolfang Schaeuble. In caduta libera i titoli delle banche locali: Piraeus Bank ha lasciato sul terreno il 14,9%, Attica Bank il 12,9% e National Bank of Greece il 12,3 per cento.
Altissima anche la tensione sul mercato dei titoli pubblici greci, con il differenziale tra i decennali di Atene e quello degli omologhi tedeschi che in chiusura si è assestato sui 902 punti base dopo aver toccato un picco di 1000 punti in scia alla nuova fiammata dei titoli ellenici, che ora pagano interessi al 9,38% dopo aver sforato, nel corso della seduta, quota 10 per cento. Peggio ancora è andata ai titoli a tre anni, spia migliore dei timori sulla solvibilità di Atene: dopo che il governo Tsipras ha segnalato che non intende fare marcia indietro sono arrivati a superare il 19,5% per poi ripiegare al 16,7 per cento. Quanto ai credit default swap, l’assicurazione sul fallimento del Paese, il cui costo è volato ulteriormente indicando che per il mercato c’è il 71,5 per cento di possibilità che Atene faccia crack.
Inevitabili, ma non drammatiche, le ripercussioni sulle altre piazze europee che, dopo un avvio complessivamente in calo con Madrid, Milano e Lisbona in rosso di oltre l’1% seguite da Parigi, Londra, Amsterdam e Francoforte, hanno chiuso deboli. Maglia nera Piazza Affari che ha ceduto lo 0,59%, seguita dalla Borsa spagnola (-0,40%), mentre il listino tedesco ha limitato le perdite al -0,05 per cento. In cauto progresso le altre piazze europee. Nessun effetto sul rendimento dei titoli di Stato italiano, che è rimasto invece quasi invariato a 1,55 per cento.
Sul fronte delle valute, l’euro ha chiuso la seduta a 1,14 sul dollaro dopo essere salito a 1,13 rispetto al biglietto verde.