Mentre a Roma era in corso a Palazzo Chigi un vertice sull’Ilva per fare il punto sui vari capitoli del decreto ad hoc, attualmente all’esame delle commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato, a Taranto si svolgeva un corteo dei tir organizzato per protestare contro il mancato pagamento da parte dell’Ilva di debiti per oltre 20 milioni di euro. “Vogliamo fino all’ultimo centesimo. Quei soldi ce li siamo guadagnati col sudore della fronte”, hanno spiegato gli autotrasportatori dell’indotto che con circa 120 mezzi pesanti si sono mossi fino a Mottola sulla statale 100 a velocità ridotta. Poi di lì il corteo si è sdoppiato: una delle due colonne ha ripreso la stessa strada per tornare alla portineria C del complesso siderurgico, l’altra ha utilizzato la statale 106 jonica. Gli autotrasportatori avanzano dal giugno scorso le retribuzioni e non accettano compromessi sulla possibilità di azzerare o ridurre i crediti pregressi, maturati prima del 21 gennaio, quando l’Ilva è entrata in amministrazione straordinaria
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