Mentre Hollywood continua a produrre remake e sequel senza sosta, Andy e Lana Wachowski regalano al pubblico un’opera originale, Jupiter – Il Destino dell’Universo. Dopo il film cult Matrix e il complesso Cloud Atlas, i registi confermano la loro infinita creatività, portando sul grande schermo una storia romantica d’altri tempi, tra fantascienza e nostalgia del cinema anni ’80.
Mila Kunis è Jupiter Jones, una ragazza di Chicago nata nel mezzo del Pacifico sotto una buona stella, che lavora come addetta delle pulizie e divide la casa con una famiglia numerosa ed umile. Un giorno come tanti Caine, un alieno mercenario mezzo uomo e mezzo animale interpretato da Channing Tatum, le salva la vita e la ragazza accetta l’esistenza di un mondo nuovo e fino a quel momento sconosciuto, che prova l’esistenza di un universo affascinante e spietato oltre al pianeta Terra. La dinastia Abrasax cura da migliaia di anni una vera e propria ‘coltivazione’ di esseri umani per poter guadagnare tempo e vivere più a lungo.
L’ idea di un allevamento della vita umana è stato già raccontato in Matrix, dove gli uomini erano tenuti in una sorta di enormi incubatrici. L’esistenza mediocre di un popolo viene sacrificata per il benessere di una razza superiore, per la classe nobile che preferisce conservare il successo della sua impresa, piuttosto che affrontare il normale evolversi della realtà. Come Keanu Reeves nei panni di Neo, un semplice impiegato che si rivela l’eletto che può salvare il mondo, Mila Kunis come Jupiter è una semplice cameriera, che scopre di essere una figura chiave all’interno della storia.
Una sceneggiatura ricca e puntuale, che prevede scene coinvolgenti animate da dialoghi ironici, non è tuttavia il maggior punto di forza di Jupiter – Il Destino dell’Universo. Infatti il film racconta l’avventura straordinaria di una Cenerentola intergalattica, godendo di scenografie mozzafiato che lasciano lo spazio al kitsch e al vintage e ricreano atmosfere sullo stile di Blade Runner e Il Quinto Elemento, per descrivere infine una storia d’amore diversa. Jupiter è in realtà una protagonista passiva che innesca i desideri e le ostilità degli altri personaggi, ma non partecipa attivamente, sottolineando la scelta contro corrente dei registi, che non puntano sull’eroina femminile sulla scia di Hunger Games e altri fenomeni del momento, ma ruotano intorno a Caine.
Le riprese nello spazio sconfinato in versione tridimensionale sono da vivere dal primo all’ultimo minuto, mentre le dinamiche di conflitto e armonia tra i protagonisti del film si susseguono tra successi, inseguimenti e sconfitte. In questo gioco di azione, irresistibile dal punto di vista estetico, si muove un cast convincente e adatto ai diversi ruoli. Oltre a Tatum e Mila Kunis, Eddie Redmayne conferma la sua candidatura agli Oscar regalando un’interpretazione perfetta del sovrano alieno Balem, mentre Sean Bean e Douglas Booth si rivelano presenze di supporto indispensabili.
Jupiter – Il Destino dell’Universo è un blockbuster spettacolare che diverte ed intrattiene, senza lasciare troppo spazio a meccanismi psicologici complessi o scene particolarmente contemplative di una fantascienza più kubrickiana. I registi scelgono una chiave di lettura più classica e leggera, traendo spunti visivi e uno stile più popolare da film come Ritorno al Futuro, Tron, Dune, il romantico La Storia Infinita e l’inimitabile Guerre Stellari.
Il trailer di Jupiter – Il Destino dell’Universo