Su Facebook, il rapper annuncia che non presterà più la sua immagine per l'esposizione universale: "Il fatto che migliaia di ragazzi vengano fatti lavorare gratuitamente è una cosa indegna. E poi abbiamo visto a chi sono stati assegnati gli appalti"
“Ho sbagliato a prestare la mia immagine come ambassador di Expo 2015, chiedo scusa”. Il rapper Frankie Hi-nrg MC ha annunciato così, con un lungo post su Facebook, il suo ritiro dal ruolo di rappresentanza dell’Esposizione universale.
”Non voglio sostenere un’iniziativa che non mi rappresenta minimamente – ha scritto il cantante torinese -. Avevo confidato nel fatto che l’evento avrebbe dato voce anche a quelle realtà che nel mondo combattono la sfida del cibo con tenacia ed ingegno e che a volte vengono sconfitti. Purtroppo la loro voce praticamente non ci sarà. La direzione che ha preso Expo è diversa da quella che (ingenuamente) avrei sperato, con reali tavoli di dibattito e non solo stand ultracostosi“.
“Gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili”, cantava il rapper in Quelli che ben pensano, probabilmente il suo brano più noto. Da sempre attento, nei suoi testi, alle ingiustizie sociali, Frankie Hi-nrg non si è sentito dunque di prestare la sua immagine per un evento che, oltre agli scandali sugli appalti che continuano a emergere dalle cronache, si caratterizza per l’impiego gratuito di molti volontari, dopo i vari annunci di assunzioni dei mesi precedenti all’inizio dei lavori.
“Il fatto che migliaia di ragazzi vengano fatti lavorare gratuitamente (ricevendo in cambio il privilegio di aver fatto un’esperienza) a fronte del muro di miliardi che l’operazione genera è una cosa indegna per un Paese che parla di impulso alla crescita. Gli appalti abbiamo visto a chi sono stati (anche) assegnati e con quali modalità. ‘Ndrangheta e compari già saltan fuori adesso, figuriamoci tra un po’”.
Il rapper ha poi annunciato la partecipazione a “Expo dei popoli“, un forum internazionale, alternativo all’esposizione universale, che si terrà a Milano dal 2 al 6 giugno 2015: “Un’iniziativa che ha un manifesto e dei sostenitori in cui mi riconosco molto di più. Mi scuso – ha concluso – con quanti di voi si siano sentiti traditi da me per aver accettato quel ruolo”.