L’annunciato, e da molti temuto, “big snow” è arrivato, e ha coperto buona parte dell’Emilia di bianco. Venerdì 6 ferraio Bologna si è svegliata sotto una coltre di neve di oltre 20 centimetri. Stessa situazione a Parma, a Modena e a Reggio Emilia, mentre la Romagna ha dovuto fare i conti con mareggiate e allagamenti. Con buona pace di chi doveva spostarsi, che ha trovato strade in tilt, stazioni nel caos e voli sospesi.
LEZIONI REGOLARI A BOLOGNA E DISAGI SULLE STRADE. “Le scuole sono aperte, ma si consiglia di non utilizzare il mezzo privato per raggiungere gli istituti e, chi può, di tenere i bambini a casa”. Questo l’avviso diffuso dal Comune di Bologna attraverso il suo sito web. Lezioni regolari, dunque, in città, mentre in Provincia i sindaci hanno deciso di chiudere le scuole ad Anzola, Porretta e Castiglione dei Pepoli. Il Comune di Bologna ha poi segnalato, via Twitter , “rami e alberi abbattuti”, e per questo ha invitato aa “usare mezzi privati solo in casi di stretta necessità, prestando la massima attenzione agli alberi (e ai cornicioni) a causa della neve bagnata e pesante”.
TRENI. L’abbondante caduta di neve in poco tempo ha causato una situazione eccezionale di criticità per tutto il sistema di trasporti nel territorio emiliano. Nella stazione ferroviaria di Bologna è caos: si registrano ritardi medi di un’ora e numerose cancellazioni, tra le proteste e i malumori dei viaggiatori. Difficoltà anche per la circolazione dei treni a media e lunga percorrenza e per i treni ad Alta Velocità, che viaggiano al momento con riduzione di velocità. “Possibili ritardi, anche consistenti, e riduzione dell’offerta di collegamenti” fanno sapere le ferrovie. Il traffico è interrotto poi sulla Modena – Mantova, sulla Porrettana e nel bacino di Cremona. La circolazione è fortemente rallentata anche in Lombardia, con interruzioni sulla Milano-Chiasso e sulla Milano-Gallarate. Trenitalia e Rf1 si dicono al lavoro per cercare di “garantire la mobilità dei viaggiatori”.
ROMAGNA. La Protezione civile dell’Emilia Romagna ha attivato la fase di allarme dalle 8, per stato del mare e criticità idraulica nelle aree del Lamone-Savio e per la pianura romagnola. La decisione è stata presa, spiega l’allerta, “visti i livelli idrometrici lungo le aste dei fiumi romagnoli e le precipitazioni che hanno interessato il territorio e gli allagamenti diffusi”. In alcune zone la situazione è critica. Gli uomini della Protezione civile sono al lavoro a Comacchio, Ravenna, Cervia, Cesenatico, e Gatteo. Le mareggiate, definite “senza precedenti”, hanno distrutto diversi lidi e costretto a evacuare alcune zone. Il Lido di Savio, nel ravennate, è stato sommerso da almeno un metro d’acqua. I danni più significativi si sono rilevati sulla costa. Da Ravenna a Riccione, a causa dell’allagamento di alcune abitazioni, sono state evacuate 19 persone, portate in luoghi sicuri individuati dalle amministrazioni comunali con il supporto del volontariato di Protezione civile. Sono segnalati ingenti danni per l’ingressione delle acque in molti comuni del litorale per effetto delle mareggiate, del forte vento e delle precipitazioni. Il Comune di Cesenatico è temporaneamente isolato per via di diffusi allagamenti sulle arterie stradali; pesanti allagamenti anche a Cervia, Milano Marittima, Lidi di Dante e Savio, Porto Garibaldi nel Ferrarese. Al Centro operativo regionale della Protezione civile sono giunte segnalazioni di caduta di alberi, distacchi e interruzioni della rete elettrica e della fornitura del gas in molti comuni della regione. La Protezione civile è in contatto con Enel per favorire il ripristino delle utenze, e i suoi centri logistici regionali sono ancora al lavoro con idrovore, pompe e mezzi di pronto intervento. Sono oltre 130 i volontari tuttora impegnati sul territorio regionale.
AEROPORTO. Riaperto intorno alle 9 l’aeroporto di Bologna, che era stato chiuso per gli effetti della nevicata. Sul suo sito, il Marconi ha annunciato “il ripristino dell’operatività dei voli dalle 9″ , invitando “i passeggeri a raggiungere il terminal con congruo anticipo”.
EMERGENZA A PARMA. La neve che ha continuato a scendere nella notte ha bloccato strade e provocato un blackout in molti quartieri, che si ritrovano senza energia elettrica. Le interruzioni hanno interessato dalle 6 del mattino le zone di Vicofertile, via Baganzola, Valera e comuni di provincia, tra cui Sorbolo. Il Comune ha fatto sapere che le squadre di tecnici di Iren sono al lavoro per ripristinare le linee, ma ci sono gravi difficoltà nel potere raggiungere le cabine e le linee isolate, per cui i tempi non saranno brevi. Il piano neve del Comune è scattato durante la notte, ma non ha sortito gli effetti sperati, anche per l’intensità della precipitazione. “La città non è in grado di svolgere le sue abituali funzioni” spiega una nota dell’amministrazione. L’allarme è anche per gli alberi, che rischiano di crollare a causa del peso della neve.
L’Autosole è chiusa e i caselli dell’A1 sono bloccati. Il parcheggio della Fiera di Parma, tenuto sgombero, è il punto di riferimento per i veicoli bloccati. Tutti i servizi di emergenza sono allertati e le forze dell’ordine sono in campo con la Protezione Civile. In città i cittadini protestano contro la decisione del sindaco Federico Pizzarotti di tenere aperte le scuole. La comunicazione è arrivata poco dopo le 8: “Per evitare ulteriori disagi alle famiglie e ai ragazzi il sindaco di Parma ha deciso di non chiudere i plessi scolastici. Resta pressante l’invito ai cittadini a non muoversi da casa se non per assoluta necessità”. Dopo le polemiche sui social network alla diffusione della notizia, il primo cittadino però ha corretto il tiro: “Si stanno rincorrendo notizie false e i giornali le rimbalzano. Le scuole sono aperte come punto di accoglienza, perché ci sono persone che devono andare a lavorare e non sanno a chi affidare i figli. I servizi saranno garantiti al minimo. Nessuno ha mai avuto indecisione, ieri non abbiamo detto che erano chiuse, come non lo si è detto oggi. Mi sono coordinato con altri sindaci per tenere aperto per punto accoglienza. È evidente che vista la nevicata abbondante, che sta bloccando anche l’autostrada, ci sono disagi. Quindi chi può stia a casa, se si hanno figli grandi o la possibilità di affidarli a parenti, ma le scuole rimangono un punto di riferimento”.