Che differenza c'è fra M+S, termiche, invernali, gomme da neve, all weather? E le chiodate, esistono ancora? I tecnici di Assogomma rispondo a tutti i dubbi e le curiosità
Neve e ghiaccio imperversano in tutto il centro e nord d’Italia. E proprio sotto una fitta nevicata, a La Thuile, l’associazione dei principali costruttori europei di pneumatici, Assogomma, ha riunito autorità e giornalisti per la campagna “Inverno in sicurezza“. L’obiettivo era mostrare le differenze di comportamento fra pneumatici invernali, estivi e cosiddetti “quattro stagioni” e per rispondere a ogni dubbio.
Che differenza c’è fra pneumatici da neve, gomme termiche, invernali, all weather, quattro stagioni, M+S?
Per il codice della strada esistono solo tre tipologie di pneumatici: estivi, invernali e M+S. Gli M+S (che starebbe per “mud and snow”, fango e neve) hanno questa sigla impressa sulla spalla e sono equiparati giuridicamente agli invernali, ma sulla neve e alle basse temperature non si comportano altrettanto bene a causa della loro natura di “compromesso” fra estivo e invernale. Gli M+S hanno diversi nomi commerciali, fra cui “all weather” e “quattro stagioni”. Gli invernali (familiarmente chiamati “termici” o “da neve”) sono contrassegnati, oltre che dalla sigla M+S, da una montagnetta a tre punte e dal fiocco di neve. Hanno prestazioni significativamente migliori nelle prove di frenata e spunto su fondo innevato.
Che differenza c’è, fisicamente, fra pneumatici estivi, M+S e invernali?
Cambia la mescola della gomma, che è più morbida sugli invernali, media sugli M+S e dura sugli estivi, poiché devono resistere alle alte temperature estive. E poi cambia il disegno del battistrada: le invernali hanno delle lamelle che, in abbinamento alla morbidezza della gomma, permettono di “pizzicare” la neve. Così il pneumatico “imbiancato” ha una migliore aderenza neve-neve.
E le gomme chiodate?
I pneumatici chiodati sono stati tecnicamente superati dalle invernali. In alcuni casi, però, come il ghiaccio vivo, ha ancora senso usarli. Le ordinanze sono molto restrittive sia in termini temporali sia geografici (possono essere utilizzati solo alcune settimane all’anno in zone di montagna) sia di velocità (oltre certi limiti, non trattengono i chiodi, che vengono “sparati” fuori; per questo, con le chiodate è obbligatorio montare i paraspruzzo). Vietato usarle in autostrada perché rovinano il manto stradale.
Che cosa bisogna fare per essere in regola con le ordinanze?
Bisogna montare pneumatici che siano provvisti della marcatura M+S (con o senza “montagnetta”), oppure tenere le estive e avere a bordo le catene (della corretta dimensione). Attenzione, perché alcune vetture non sono catenabili (soprattutto le sportive) a causa dello spazio ridotto fra ruota e passaruota. Le ordinanze si possono consultare sui siti dei vari enti, oppure trovare raccolte su “Pneumatici sotto controllo“.
Meglio avere le catene a bordo o i pneumatici invernali?
Le catene permettono di muoversi a bassa velocità su uno strato di neve fresca abbastanza spesso, ma in tutti gli altri casi – freddo, poca neve, fondo ghiacciato – è meglio montare i pneumatici invernali.
Meglio i pneumatici M+S o gli invernali?
A livello di prestazioni con basse temperature, meglio gli invernali, che garantiscono una migliore stabilità e spazi di frenata più brevi. Gli M+S permettono comunque di cavarsela nella maggior parte delle situazioni e hanno il vantaggio di non dovere essere sostituiti al cambio di stagione, come invece accade con il doppio treno estivo-invernale.
Posso montare solo due invernali sull’asse della trazione?
Per legge, sì, perché le ordinanze equiparano invernali e catene. In realtà, però, è molto pericoloso perché nel caso di auto con trazione posteriore le ruote dietro assicurano la trazione, ma quelle davanti non riescono a dare direzionalità alla vettura. Ancora peggio il caso di un’auto a trazione anteriore con due invernali davanti e due estive dietro. In rettilineo, l’auto accelera senza problemi perché le invernali garantiscono una buona aderenza, ma alla prima curva il retrotreno – che con le estive scivola come se fosse una slitta – si allarga verso l’esterno della curva: il testacoda è assicurato.
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