Secondo i dati Eurostat, le percentuali sono dimezzate, invece, per Francia e Regno Unito. Danimarca al 15,8%. Restano a casa soprattutto i maschi (il 57,5% tra i 25 e i 34 anni) mentre le femmine che rimangono in famiglia sono il 41,1%
Due giovani su tre, in età compresa tra i 18 e i 34 anni, vivono ancora in famiglia. In pratica, intorno al 66 per cento che, secondo i dati Eurostat, corrisponde a quasi 7,4 milioni di persone. Solo in Italia però, perché in Francia sono il 34,2%, il 42,3% in Germania e il 34,2% nel Regno Unito. E al record negativo per il nostro Paese, si aggiunge anche il trend dello stesso segno: infatti il numero di under 35 che rimane a casa dei genitori è aumentato di oltre cinque punti rispetto al 2008 (era al 60,5%) mentre in Francia è cresciuto di meno di due punti e in Germania è diminuito. Al primo posto in classifica c’è la Danimarca, dove la percentuale di coloro che vivono a casa con i genitori è al 15,8% del totale degli under 35.
In Italia la percentuale dei giovani che non riesce a lasciare la famiglia di origine è alta anche nella fascia di età più “adulta”. Quasi un giovane su due tra i 25 e i 34 anni (il 49,4%), infatti, vive con almeno un genitore (in aumento di quasi cinque punti sul 2008) a fronte del 28,8% nell’Ue a 28 e dell’1,4% dei danesi (11,3% dei francesi e 16,8% dei tedeschi mentre gli inglesi sono appena il 13,8%). In questa fascia di età gli italiani superano anche gli spagnoli di oltre dieci punti (sono al 37,4%) ma fanno meglio di greci, bulgari e slovacchi (che risultano oltre il 50%).
Spesso gli italiani restano a vivere nella famiglia di origine anche se hanno un lavoro: nella fascia tra i 25 e i 34 anni infatti, nel 2013 erano occupate il 60,2% delle persone (anche se in calo di circa 10 punti sul 2008 quando erano occupate il 70,1%% delle persone in questa fascia di età).
Tra i giovani adulti che vivono a casa nell’intera fascia considerata (18-34 anni) oltre un quarto dichiara di avere un lavoro a tempo pieno (il 27,2%) anche se in calo rispetto alla percentuale del 2008 (il 37,6% di coloro che vivevano ancora in famiglia). Se si guarda alla fascia più adulta tra coloro che sono ancora in casa tra i 25 e i 34 anni in Italia il 43% ha un lavoro a tempo pieno (era il 53% nel 2008).
Restano a casa soprattutto i maschi (il 57,5% tra i 25 e i 34 anni) mentre le femmine che restano in famiglia sono il 41,1% (ma in forte aumento rispetto al 36,4% del 2008). In Danimarca le ragazze tra i 25 e i 34 anni che restano in casa con i genitori sono appena lo 0,4% del totale (il 10,5% in Germania e l’8,1% in Francia).