Erano noti negli ambienti criminali come ‘i napoletani della Tuscolana‘ gli affiliati al gruppo smantellato oggi dai Carabinieri di Roma con 61 arresti. A quanto accertato dagli investigatori, l’organizzazione era caratterizzata dall’integrazione tra personaggi di origine campana e noti criminali romani tanto da poter essere considerata una realtà autoctona che si avvaleva però della connotazione camorristica del suo capo, Domenico Pagnozzi, e di alcuni affiliati per poter accrescere la propria forza intimidatrice nella Capitale. Così come emerge da un’intercettazione ambientale dei carabinieri di Roma. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l’associazione mafiosa aveva interessi principalmente nel campo dell’usura, della droga e delle estorsioni. Particolare interesse era poi rivolto dagli indagati nel settore del gioco d’azzardo e delle macchinette slot da piazzare nei locali di quello che definivano il loro territorio, come Tuscolana, Cinecittà, Centocelle, Borghesiana, Pigneto e Torpignattara
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