Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), soffermandosi sull’inchiesta Swissleaks e calandosi nei panni di Flavio Briatore: “Portavo i soldi a Ginevra, perché avevano delle agendine da ‘sciogno’: erano di raso rosa con la cornice in radica. E c’erano anche i tasti del bancomat riscaldati. Come diceva il grande leader Martin Luther Sting, “I have an Iban”. I soldi in Svizzera per trasferimenti in paradisi fiscali? Solo pettegolezzi da Fiamme Gialle al parrucchiere“. Crozza torna nelle sue vesti e commenta: “In questo Paese è tutto regolare. Anche la frode fiscale. In Italia Renzi e Boschi vorrebbero depenalizzarla: cambia verso e diventa regolare“. Il comico imita Antonio Conte e poi si sofferma sul cambio di casacca recente di vari parlamentari: “E’ tutto regolare. In Italia mica c’è il vincolo di mandato, ci mancherebbe. Quante volte abbiamo visto Bolt partire coi 100 metri e poi finire a rana? E’ regolare che siamo un Paese… come si dice in francese? Del cazzo. Questa è la legislatura con più parlamentari che cambiano casacca. Ma che senso ha votare? Tanto si siedono dove cazzo vogliono“. Affondo finale per Salvini, ospite in collegamento: “Aveva giurato che non si sarebbe mai alleato con Berlusconi e ora si allea con lui. Cosa hanno in comune? L’amore per Putin. Uno ci va perché è contro la Troika, l’altro ci andava perché la Troika sperava di trovarla già nel lettone”

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