Era stata licenziata dopo essersi ammalata di cancro. Adesso Zoe (nome di fantasia), la lavoratrice 52enne della Lyondell Basell di Brindisi, è stata reintegrata. La donna ha sottoscritto un accordo con la multinazionale americana che le permetterà di riprendere il suo lavoro nel petrolchimico dell’area industriale il prossimo 16 febbraio.
Il 17 novembre scorso Zoe aveva ricevuto una lettera di licenziamento dopo 25 anni di servizio alla Basell Poliolefine Italia, la succursale italiana della Lyondell, operativa anche a Terni, Sesto San Giovanni e Ferrara, specializzata nella produzione di polipropilene. Dopo due anni di lotta contro un tumore, affrontata senza mai usufruire della legge 104, che tutela i lavoratori con problemi di salute, l’azienda le aveva dato il ben servito: l’unico esubero tra i 130 operai dello stabilimento. Proprio quando Zoe era vicina alla guarigione. “Il provvedimento rientra nella ristrutturazione, avviata due anni fa a livello europeo, dell’area Finance – aveva spiegato Loredana Elia, addetto stampa della società – La signora non sarà sostituita da altri. Proprio perché agiamo nel rispetto delle persone, la nostra politica, in riordini di questo tipo, è non entrare nel dettaglio delle singole storie dei dipendenti”.
“L’azienda ha continuato a pressare psicologicamente la lavoratrice in questi ultimi due anni – aveva invece accusato Salvatore Viva, segretario della Filctem Cgil brindisina- facendola sentire sempre fuori dai giochi, con l’apoteosi finale di non considerarla nella festa di chi aveva compiuto venticinque anni di servizio, senza dare molte spiegazioni“. La vicenda, pubblicata dal Fatto Quotidiano, aveva scatenato numerose polemiche, tanto che era stata organizzata il 25 novembre una manifestazione in solidarietà della lavoratrice, cui la Cgil aveva dedicato la giornata contro la violenza sulle donne.
“Sono molto contento che Zoe possa finalmente tornare a lavorare – ha commentato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – e che la sua determinazione e la sua tenacia abbiano vinto sui tentativi cinici e maldestri di dare un prezzo alla dignità di lavoratrice. La vittoria di Zoe è stata un vittoria universale. Ha vinto per la dignità del lavoro di tutte le lavoratrici. “Sono molto contento – ha aggiunto il governatore – se sono riuscito a contribuire, con il mio intervento nei confronti dell’amministratore delegato della multinazionale, a scrivere una pagina positiva in questa bruttissima storia”. Vendola ha anche evidenziato il ruolo fondamentale svolto dai sindacati, che “hanno saputo gestire una vicenda personale molto delicata, dal valore però indubbiamente collettivo e pubblico” e da Confindustria che “ha saputo mediare con la multinazionale e guidarla verso la positiva soluzione della vicenda”.