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Grecia, ministro Esteri russo: “Aiuti se Atene lo chiede”. Attesa per Eurogruppo

Atene e Mosca ostentano sintonia mentre Tsipras cerca un accordo con i creditori europei e il Cremlino si prepara al vertice di Minsk per il cessate il fuoco nell'est Ucraina. Per il portavoce del ministro delle Finanze tedesco "non ci dobbiamo aspettare che oggi si arrivi a conclusioni definitive" sul programma di aiuti finanziari

La Russia “prenderà in considerazione” la possibilità di concedere “aiuti finanziari alla Grecia se tale richiesta arriverà” da Atene. La conferma arriva dal ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, in conferenza stampa a Mosca dopo un incontro con il collega greco Nikos Kotzias. Lavrov ha così confermato quanto anticipato due settimane fa dal ministro delle Finanze russo Anton Siluanov: nonostante tutte le difficoltà economiche causate dalle sanzioni occidentali per la crisi ucraina e il crollo del rublo – il Cremlino è pronto a intervenire per portare la Grecia nella propria sfera di influenza. E non è certo un caso se la nuova apertura di credito arriva mentre da un lato le trattative tra il nuovo governo guidato da Alexis Tsipras e i creditori procedono a rilento e non si intravede ancora la possibilità di un accordo su un nuovo programma di aiuti, dall’altro a Minsk sta per svolgersi il vertice in cui le diplomazie mondiali cercheranno le condizioni per un cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina. Insomma: Grecia e Russia, messe per ragioni diverse con le spalle al muro dall’Unione europea e dalle altre potenze internazionali, ostentano un asse sempre più forte. Come dimostra anche il fatto che Kotzias, poco dopo, abbia chiarito che Atene non è d’accordo con l’idea di esercitare pressioni sulla Russia attraverso restrizioni sui rapporti economici. “C’è bisogno di cercare altri strumenti, altre soluzioni adeguate”, ha detto il titolare degli Esteri dell’esecutivo Tsipras.

Intanto cresce l’attesa per l’esito della riunione straordinaria dell’Eurogruppo, il vertice dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’area euro, in programma alle 17:30 a Bruxelles. Anche se appare improbabile che già oggi si possa arrivare a qualche risultato, considerato che Tsipras non demorde dalla proposta di un piano che comprenda un prestito ponte di sei mesi e su questo punto si registra la chiusura totale di Berlino. “Cerchiamo una soluzione. Non ci dobbiamo aspettare che oggi si arrivi a conclusioni definitive. Ora bisogna ascoltare dal governo greco le proposte dettagliate”, ha detto Martin Jaeger, portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. “Il tempo è limitato”, ha aggiunto, ma “non è necessario” arrivare oggi a una conclusione.

Secondo indiscrezioni, la valutazione di “alte fonti europee” sul programma del nuovo governo di Atene presentato domenica da Tsipras al Parlamento è che “alcune delle riforme annunciate” e “in particolare quelle per la lotta alla corruzione e per combattere l’evasione fiscale con un sistema tributario più solido ed efficace” vanno “nella direzione giusta”. Domani il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, farà rapporto sulla riunione straordinaria dell’Eurogruppo.