Dopo la California, anche il Regno Unito permetterà alle auto senza conducente di circolare sulle strade pubbliche: gli inglesi battono sul tempo i tedeschi, che per ora hanno aperto la sperimentazione solo ad alcuni tratti autostradali. Uno studio commissionato dal governo ha decretato che lo sviluppo della guida autonoma non solo darà alle aziende inglesi un importante vantaggio competitivo, ma permetterà, in prospettiva, di fare risparmiare molto tempo ai lavoratori (sei settimane l'anno per un guidatore medio) e di ridurre gli incidenti, che nel 94% dei casi hanno fra le concause l'errore umano. “Le auto senza guidatore sono il futuro”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti Claire Perry nel comunicato ufficiale del governo inglese. “Voglio che la Gran Bretagna sia in prima linea in questo campo”. Secondo il segretario di Stato per gli Affari e l'Innovazione, Vince Cable, l'industria della guida autonoma potrebbe valere 900 miliardi di sterline (1.200 miliardi di euro) entro il 2025. Entro la primavera, sarà pubblicato un codice pratico che fornirà ai costruttori tutti dettagli sulle caratteristiche necessarie affinché i veicoli possano essere testati sulle strade pubbliche. Fra i progetti che beneficeranno di questa nuova apertura non ci sono però solo quelli industriali, ma anche le numerose ricerche universitarie, come Robotcar dell'ateneo di Oxford in collaborazione con la Nissan (nella foto).