Ci sarà la Roma, che continua il suo cammino eliminando il Palermo dell’attuale capocannoniere Accursio Bentivegna (5 gol e seriamente candidato al “Golden Boy” 2015). A spegnere il sogno dei siciliani ci ha pensato (scherzo del destino) un palermitano, Francesco Di Mariano che a 4 minuti dalla fine mette a segno il gol del 3-2 portando i giallorossi dritti ai quarti (dopo Daniele Verde sarà lui il prossimo ad esordire con i grandi?). A sfidare i ragazzi di Alberto De Rossi ci sarà l’Atalanta, squadra vera. Sotto di 2 gol dopo i primi 45 minuti, i ragazzi di Bonacina si risollevano con il gol di Giacomo Parigi e completano la rimonta con il neo arrivato, il croato Anton Kresic. Saranno poi i rigori a premiare la caparbietà nerazzurra. Al Toro, di sicuro, è mancato il contributo Simone Monni, da poco passato in prestito al Pescara, che nella gara tra abruzzesi e Genk ha siglato il gol qualificazione. A Massimo Oddo, invece, il merito di aver dato a questa squadra un’identità di gioco e valorizzato tanti bravi ragazzi, ma la prova di maturità per Torreira e compagni sarà il quarto di finale contro l’Inter. Nerazzurri che in un solo colpo eliminano la Rappresentativa Serie D (che forse meritava qualcosa in più) e ritrovano il loro bomber Federico Bonazzoli, in attesa di riabbracciare gli altri due canterani Puscas e Donkor, ancora alla corte del Mancio. Ed è proprio l’attaccante bresciano a risolvere l’incontro grazie ad un guizzo dei suoi, sfruttando un’indecisione difensiva degli avversari. Segue il sombrero al portiere di sinistro e tocco in rete di destro. Mai banale.
In precedenza avevamo indicato lo Spezia come possibile sorpresa del torneo, ma ora la squadra di Gallo è diventata una certezza. Gli aquilotti non sorprendono più e portano a casa la qualificazione battendo nettamente il Cesena 2-0 con un gol per tempo. La prova di maturità per i liguri si chiama Fiorentina. I viola volano al turno successivo vincendo contro gli olandesi del PSV grazie alle reti di Minelli e del solito Gondo e si confermano anche quest’anno, tra le formazioni più accreditate alla vittoria finale. Chiude il quadro dei quarti la sfida tra l’Hellas Verona e il Napoli, un remake del Girone 3. I veneti battono il Genoa di Mandragora ai calci di rigore dopo 90 minuti equilibrati. Equilibrio che poteva essere interrotto, nella prima frazione di gioco, dal rigore di Cappelluzzo. Bravo Prisco a distendersi sulla sinistra e deviare in angolo. Se il Napoli (ri)affronterà ai quarti l’Hellas, gran parte del merito va ad Armando Anastasio, terzino sinistro naturale reinventato da Saurini esterno alto e con ottimi risultati. Sua la doppietta che elimina il Bruges (fuori tutte le partecipanti straniere) e chissà se, visto il suo attuale rendimento, l’allenatore partenopeo arretrerà nuovamente il ragazzo in posizione difensiva oppure lo riproporrà in avanti per cercare la qualificazione proprio grazie alla sua vena realizzativa.