Silvio Berlusconi arriva a Montecitorio per la riunione dei deputati e senatori azzurri, alcuni giorni dopo aver gridato alla ‘deriva autoritaria‘ sulle riforme costituzionali, che Forza Italia al Senato, ha sostenuto fino al giorno dell’elezione a Capo dello Stato di Sergio Mattarella. Ma se Berlusconi denuncia la deriva autoritaria, i senatori che fino ad oggi l’hanno votata, ne sono complici? “Non capisco la domanda”, esordisce Domenico Scilipoti, che dopo aver battibecco con i cronisti afferma: “Noi siamo affidabili e responsabili“. “Vi faccio sognare?”, esordisce davanti ai microfoni il senatore Antonio Razzi: “Non siamo complici della deriva autoritaria, abbiamo fatto quello che i cittadini chiedevano”. “Nessuna deriva”, afferma sicuro il Altero Matteoli che però si smentisce subito dopo. Anche per l’avvocato dell’ex Cavaliere Piero Longo “Non c’è nessuna deriva autoritaria”. Quindi Berlusconi sbaglia? “Berlusconi dice quello che intende dire perché è uno statista, io sono un politico”. “C’è un eccesso di autoreferenzialità di Renzi”. Insomma a Forza Italia regna la confusione di Manolo Lanaro
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