“Le donne che guidano la macchina? A loro non importa essere violentata a lato della strada. Ma a noi sì, perché nel nostro caso si pone un problema di natura sociale e religiosa”. Questa l’offensiva tesi dello storico saudita Saleh al-Saadoon che, in un’intervista alla tv araba Rotana Khalijiyya e pubblicata su Youtube, ha provato a giustificare il divieto di guida per le donne che vige nel regno saudita. Lo storico ha sottolineato i pericoli che incorrono le donne alle guida che “in caso di incidente o di avaria della macchina – ha detto Saleh al-Saadoon – potrebbero venire violentate. Un pericolo che, tuttavia, non preoccupa le donne dei Paesi occidentali, come gli Stati Uniti o l’Europa, alle quali non importa granché”. Alla conduttrice scandalizzata che cercava di dissociarsi da questa tesi, Saleh al-Saadoon ha spiegato: “Le mie parole aiutano ad abituarsi a ciò che la società dell’Arabia Saudita pensa”
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