Cinema

Triangle, New York-Barletta: 100 anni di morte, lotta operaia e solidarietà

La regista Costanza Quatriglio non dice, non spiega, non mostra, fa cinema, fa accadere, mischiando archivio e presente, lo stupefacente skyline yankee e l’anonima povertà di Barletta

di Federico Pontiggia

Dalla New York di un secolo fa all’Italia di oggi, poco è cambiato per i lavoratori. Barletta, 2011: a 100 anni dall’incendio della fabbrica Triangle, quando nel 1911 prese fuoco l’ottavo piano del grattacielo di New York tra Washington Square e Greene Street, altre operaie tessili muoiono sotto le macerie di un maglificio fantasma.

Che fare? Filmare: Costanza Quatriglio trova l’unica sopravvissuta al crollo, Mariella Fasanella, l’ascolta e scova verità universali, drammatiche, perché “nonostante tutto il suo saper fare, Mariella oggi un lavoro non l’ha più”.

Dunque, ritorno alla solidarietà, i diritti, la lotta operaia, che se le tragedie sono ancora le stesse non si capisce perché dovrebbero andare in prescrizione: forte di una potenza di (messa a) fuoco con pochi eguali nel panorama italiano, la Quatriglio non dice, non spiega, non mostra, fa cinema, fa accadere, mischiando archivio e presente, lo stupefacente skyline yankee e l’anonima povertà di Barletta, stressando la verticalità dell’immagine per un nuovo stupore antropologico e politico. Da vedere.

Il trailer di Triangle

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