“Il primo problema che dobbiamo affrontare seriamente è quello della certezza della pena. Purtroppo nel nostro Paese abbiamo un po’ smarrito la bussola. Quello che dobbiamo combattere non è un problema di degrado criminale, ma di degrado morale, che è diverso”. Sono le parole del questore di Roma, Nicolò D’Angelo, nelle vesti di relatore, assieme al fondatore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro e al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, della presentazione del libro di Angela Camuso, “Mai ci Fu Pietà – La banda della Magliana dal 1977 a Mafia Capitale”. Ed è proprio a Padellaro che D’Angelo replica, non condividendone il pessimismo sullo stato attuale della Capitale: “Non sono d’accordo sul fatto che Roma stia affondando. Siamo riusciti a battere il terrorismo. Sconfiggere il crimine economico è sempre più difficile, ma io credo che noi abbiamo tutti gli anticorpi per galleggiare in questo Paese. Quello che conta è la nostra reazione. Oggi”- continua – “il vecchio rappresentante della ‘ndrangheta con il cappello in testa e la lupara non esiste più. Esiste la giacca, la cravatta e la camicia. Esiste il crimine economico, che è una delle emergenze di questo Paese. E arriveremo sicuramente a battere anche questo”. Nella sua disamina, invece, Padellaro sottolinea il carattere sistemico del crimine a Roma: “La parola ‘sistema’ deve farci capire che la Capitale è profondamente cambiata in peggio. Abbiamo addirittura la camorra, l’usura, l’inchiesta sui vigili, le mazzette ai funzionari del Comune. Uno dei problemi più gravi di questo Paese e di questa città è l’assuefazione”. E spiega: “Negli anni precedenti all’assassinio di Aldo Moro, ci fu da parte di esponenti politici di opposto credo una cosa esemplare: Giorgio Almirante, segretario del Msi, si incontrava con Enrico Berlinguer, segretario del Pci, in incognito. Si vedevano in un corridoio laterale il venerdì pomeriggio, quando a Montecitorio non c’era nessuno. Avevano il problema enorme del terrorismo rosso e nero. Si conoscevano a malapena, eppure facevano una cosa che apriva il cuore”. Padellaro aggiunge: “La politica dovrebbe ritrovare questo senso della comunità e smetterla di dire che Buzzi è di sinistra, Carminati è di destra. E poi c’è il sindaco Marino che cade dal pero. Si ritrovi il senso della collettività, cerchiamo di mettere insieme le cose migliori che abbiamo per salvare questa città perché Roma sta affondando” (Video tratto da Radio Radicale)
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