CRONACA ORA PER ORA - Fuori tutte le opposizioni, compresi ex M5s e Fratelli d'Italia. Il capo del governo: "Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo". Il leader M5s: "Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano". Il capo dello Stato riceverà le minoranze. E il problema diventa interno al Pd: minoranza all'attacco. Tra misure passate aumento di 100mila firme per le leggi di iniziativa popolare
Montecitorio vota il ddl sulle riforme istituzionali, ma l’Aula è mezza vuota. Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d’Italia e gli ex M5s di Alternativa Libera hanno abbandonato i lavori parlamentari: “E’ una deriva autoritaria” denuncia il capogruppo berlusconiano Renato Brunetta. Il Pd e il resto della maggioranza hanno deciso di andare avanti. “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme” ha detto Matteo Renzi ai deputati democratici. Più tardi ha ribadito, nonostante gli inviti a più miti giudizi, che “non c’è nessun motivo per interrompere”. Le opposizioni hanno chiesto “udienza” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (saranno ricevuti al Quirinale martedì prossimo). Ma questa disponibilità non basta a Beppe Grillo che sul blog scrive: “Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano”.
Nel frattempo il problema diventa ancora una volta interno al Pd. La minoranza ha chiesto alla maggioranza di fermarsi perché votare le riforme da soli “è una scelta politica” sottolinea Rosy Bindi. Gianni Cuperlo ha chiesto “una pausa tecnica dei lavori della seduta fiume per consentire lo svolgimento di incontri per ricostruire quel clima costituente che deve contrassegnare i nostri lavori”. Stefano Fassina – che non vota come Pippo Civati – rileva come sia un “capolavoro politico” quello “di ricompattare tutte le opposizioni”. L’immagine inedita, infatti, è quella di Brunetta al fianco degli altri capigruppo dei partiti d’opposizione: al centro di una immagine inedita visto che parla al fianco di Arturo Scotto (Sel), Massimiliano Fedriga (Lega Nord), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia). Brunetta promette una battaglia che si estenderà al resto del lavoro parlamentare: “Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi. Pensiamo solo ai decreti in corso di esame in Parlamento”.
Brunetta di Forza Italia e Scoto di Sel uniti nella lotta. Siglato il #pattodeisorciverdi #Pd pic.twitter.com/ATTsmqHWPV
— David Sassoli (@DavidSassoli) 13 Febbraio 2015
Renzi nel suo intervento all’assemblea dei deputati Pd ha detto di non voler accettare “lezioni di onestà da nessuno né lezioni da chi non ha trasparenza fin dallo statuto”. Nel suo intervento all’assemblea dei deputati del Pd, Matteo Renzi risponde così alle accuse delle opposizioni (con riferimento soprattutto ai 5 Stelle) sulla modalità con cui è stato condotto l’iter del disegno di legge sulle riforme istituzionali. “Abbiamo cercato una mediazione in tutte le sedi – aggiunge il capo del governo – Ora siamo ad un bivio”. “Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi – scandisce Renzi ai deputati democratici – E io non mi faccio ricattare e prendere in giro da nessuno. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine. Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
CRONACA ORA PER ORA
22.05 – D’Attorre: “Proseguire così è un errore, ma mi adeguo”
“Proseguire così, senza riaprire il confronto con tutte le opposizioni, è un errore ma mi adeguo” alle decisioni del Pd e “resto in Aula a garantire il numero legale”. Lo dice il deputato della minoranza Dem Alfredo D’Attorre, intervenendo in Aula annunciando di voler ritirare tutti gli emendamenti a sua firma. “Li ritiro perché è evidente che non è più possibile discutere nel merito” dato che a causa dell’assenza delle opposizioni si è “determinata” una “anomalia” che non ha permesso la “auspicata parlamentarizzazione delle riforme”.
21.47 – Ripresi i lavori in Aula. C’è anche Renzi
Ripreso alla Camera l’esame degli emendamenti al ddl sulle riforme. Il premier Matteo Renzi è in Aula, accanto al ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Deserti i banchi delle opposizioni. Prevista una maratona notturna con l’obiettivo di terminare l’esame di tutte le proposte di modifica. Il via libera finale al testo invece è atteso per la prima decade di marzo.
21.36 – Renzi incontra gruppi Scelta Civica e Per l’Italia
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha incontrato a Montecitorio, in Sala della Regina, i gruppi parlamentari di Per l’Italia-Centro Democratico e Scelta Civica. Al centro dell’incontro il tema delle riforme costituzionali.
21.35 – Boccia: “Non chiaro se il Paese vogliamo cambiarlo o conquistarlo”
“Non abbiamo sciolto nemmeno in questa assemblea se questo paese vogliamo cambiarlo o conquistarlo”. Così il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia al termine dell’assemblea del Pd.
20.55 – Renzi a Pd: “Non interrompiamo seduta fiume”
“L’immagine di Scotto, Brunetta e Salvini è un’immagine che devono spiegare loro, la foto del comitato del no al referendum. Noi andiamo avanti con la seduta fiume”. Così Matteo Renzi, a quanto si apprende, avrebbe confermato l’intenzione di andare avanti sulle riforme.
20.24 – Sel: “Renziani fino a ieri amici di B, oggi scandalizzati?”
“Cari renziani e neorenziani del Pd, fino a ieri amiconi di Berlusconi oggi scandalizzati perché Sel lascia Aula Montecitorio con le altre opposizioni. Gente curiosa…”. E’ la replica di Sinistra Ecologia Libertà affidata al coordinatore nazionale Nicola Fratoianni su twitter ad alcuni esponenti del Pd.
20.18 – De Girolamo: “Nessun incontro con Renzi”
“Non abbiamo chiesto, nè faremo alcun incontro con Matteo Renzi”. Lo ha puntualizzato la capogruppo di Ap alla Camera Nunzia De Girolamo, smentendo la partecipazione dei deputati Ncd-Udc alla riunione dei deputati di maggioranza sulle riforme, indetta dal presidente del Consiglio questa sera.
20.10 – Bersani: “Servirebbe il metodo Mattarella”
“Tutti amerebbero dire, in una riforma costituzionale, ‘c’ero anch’io’. Se il baricentro è il Pd poi diventiamo solidi per tutti. Ci vorrebbe il modello Mattarella”. Così, a quanto si apprende, Pier Luigi Bersani critica il metodo usato dal governo sulle riforme che ha portato le opposizioni fuori dall’aula. Non facciamo tra noi comizi – ha aggiunto l’ex leader Pd – e non cercate di convincermi sulle responsabilità dei grillini ma chiediamoci cosa facciamo noi” per evitare rotture altrimenti “mettere il dentifricio nel tubetto è un esercizio hard”.
20.02 – Bersani: “Se il governo ha dominio finisce in rissa”
“Siamo stati noi a chiedere al governo di gestire il passaggio e questo ha dato una scossa. ma se il governo pretende di avere il dominio poi finisce” in rissa. Così Pier Luigi Bersani, all’assemblea del Pd, mette in guardia, a quanto si apprende, dall’”atavico anti-parlamentarismo italiano”.
19.27 – Serracchiani: “Parole di Grillo indegne”
“Le parole di Beppe Grillo contro i parlamentari del Pd sono indegne, così come è inaccettabile l’attacco contro il presidente Mattarella. Altro che i cinquestelle presunti difensori della Costituzione, quando non hanno i numeri o urlano o se ne vanno”. Lo dichiara il vicesegretario del Partito democratico, Debora Serracchiani.
19.24 – Renzi incontra gruppi Pd, Ncd, Sc e Per l’Italia
Dopo l’assemblea dei deputati del Pd, Matteo Renzi vedrà anche i gruppi di Nuovo centrodestra, Scelta civica e Per l’Italia-Centro democratico. L’incontro sulle riforme è in programma alle 20,45 alla sala della Regina, a Montecitorio.
19.19 – D’Alema: “Non si cambia Carta in mezzo a risse”
“Non si cambia la Costituzione in mezzo alle risse”. Lo ha detto Massimo D’Alema commentando la seduta alla Camera sulle riforme. “Una riforma costituzionale di questa portata – ha aggiunto – non si può approvare così. Non c’è nessun motivo di urgenza, oltretutto entrerà in vigore nel 2018, quindi si può anche trovare il modo di discutere con maggiore serenità e di concedere un tempo più ragionevole aprendo il dialogo a tutte le opposizioni. Si potrebbe discutere con tutti, ascoltare le voci diverse e cercare di ricreare un clima più sereno”.
19.15 – Seduta sospesa, si riprende dopo conferenza capigruppo
La seduta fiume della Camera, dedicata alle riforme è sospesa: riprenderà al termine della conferenza dei capigruppo, intorno alle 21,30.
19.11 – De Girolamo: “Primo passo tocca al governo”
“Mi auguro che il governo faccia il primo passo per riportare le opposizioni in Aula. Ha il dovere di farlo perché il dibattito sulle riforme costituzionali non è un talk show, ma la più alta espressione della democrazia di un popolo”. Così la capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) Nunzia De Girolamo.
18.59 – Di Battista: “Si votano le riforme in 299”
“Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il Pd ha messo in ‘missionè molti dei suoi. Vergogna!”. Così il componente del direttorio M5s Alessandro di Battista su Twitter.
Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il PD ha messo in “missione” molti dei suoi. Vergogna! — AlessandroDiBattista (@ale_dibattista) 13 Febbraio 2015
Maggioranza semplice 316, presenti 313, in missione 90. @matteorenzi riesce a mantenere numero legale grazie a deputati in finta missione
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 13 Febbraio 2015
18.38 – Ok articolo 11, per proposta di legge 150mila firme
Sì dell’Aula della Camera, con 293 voto a favore, tre contrari e due astenuti, all’articolo 11 della riforma costituzionale, relativo alla iniziativa legislativa. In base al testo approvato a Montecitorio, per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare saranno necessarie 150mila firme.
18.38 – Voto definitivo forse a marzo
Proseguono spedite nell’Aula della Camera i voti sulle riforme. Dal primo pomeriggio ad oggi l’Aula ha “doppiato” il numero di emendamenti votati da mercoledì, quando era iniziata la seduta fiume. In ambienti parlamentari si apprende che di questo passo si punta a concludere l’esame degli emendamenti, e quindi la seduta fiume, entro la tarda serata di oggi. Ordini del giorno e dichiarazioni di voto finali dovrebbero tenersi nella prima decade di marzo, ma l’ultima parola spetterà alla conferenza dei capigruppo.
18.31 – Renzi pensa a voto in assemblea Pd su sua relazione
Matteo Renzi, a quanto si apprende da fonti parlamentari, starebbe pensando di andare alla conta all’assemblea del Pd mettendo al voto la sua relazione che impegna i democratici ad andare avanti nell’approvazione delle riforme anche senza la presenza delle opposizioni in Aula, linea che la minoranza chiede di ripensare.
18.30 – Grillo: “Se stringi mano a deputato Pd, devi disinfettarla”
Rino “Formica fu ottimista, oggi la politica non è più ‘sangue e merda’, ma solo merda. Quando un parlamentare del Pd ti stringe la mano non solo dopo devi lavarla, ma devi anche disinfettarla. Usate i guanti di lattice. Noi non ci rassegniamo a questa idea della politica senza confronto, negazione della democrazia, volta solo a proteggere interessi insondabili e vantaggi di pochi. Noi non ci rassegniamo. Che i partiti si mettano l’animo in pace. Hanno già perso”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
18.30 – “Silenzio Mattarella inquietante, peggio di moniti Napolitano”
“Il silenzio di Mattarella di fronte allo scempio della Costituzione fatto da Renzie, mai eletto neppure in Parlamento che ieri notte si aggirava come un bullo in parlamento a provocare le opposizioni. Questo silenzio è inquietante, forse peggio dei moniti di Napolitano”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
18.21 – Gasparri: “Renzi da contestare, ma mai con M5s”
“Mai entusiasta di Renzi, d’accordo con la contestazione decisa alla Camera di fronte alla sua arroganza, sono contrario alla sola ipotesi di conferenze stampa o altre iniziative comuni con i grillini, che fanno dell’insulto a Berlusconi e al centrodestra la loro prassi quotidiana. Eventi da escludere perché noi siamo distanti da costoro e non viceversa”. Lo dichiara in una nota Maurizio Gasparri, senatore di Fi.
18.08 – M5s: “Mattarella ha tutti gli strumenti, aspettiamo segnale”
“Mattarella ha tutti gli strumenti per vedere, valutare e comprendere la situazione”. Lo ha detto Roberto Fico (M5s) durante una conferenza stampa a Montecitorio. “È chiaro che aspettiamo un segnale sul metodo”, ha aggiunto.
17.47 – Alle 19,30 nuova assemblea Pd
E’ stata convocata alle 19,30 l’assemblea del Pd alla presenza del premier Matteo Renzi. La riunione all’ora di pranzo era stata interrotta per l’inizio dei lavori dell’aula.
17.44 – Dadone (M5s): “Speranza? Appello è presa in giro”
“E’ una presa in giro, lui ha continuato a dirmi ‘aspettiamo un attimo, vediamo’. Mi è stato suggerito da Speranza di fare caos per far sospendere l’Aula e discutere. Sono ore e giorni che aspettiamo una risposta, mi sembra una presa in giro”. Lo afferma Fabiana Dadone, capogruppo M5s alla Camera rispondendo a chi gli chiede un commento all’appello del capogruppo del Pd Roberto Speranza di sedersi intorno ad un tavolo e discutere.
17.42 – Renzi: “Vedremo a referendum se italiani con Brunetta-Salvini-Grillo”
“La riforma sarà sottoposta a referendum. Vedremo se la gente starà con noi o con il comitato del no guidato da Brunetta, Salvini e Grillo”. E’ il tweet del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
17.38 – M5s: “Noi non a conferenza con Fi? Riforme scritte da loro”
“Semplicemente perchè al tavolo c’erano le stesse persone che hanno scritto le riforme ci sembrava abbastanza incoerente”. Rispondono così gli esponenti del Movimento Cinque Stelle nel corso della conferenza stampa alla Camera a chi gli chiede come mai non abbiamo preso parte all’incontro con la stampa insieme al resto delle opposizioni.
17.31 – Brunetta a Pd: “Da oggi quest’aula non sarà più la stessa”
“Da oggi questa Aula non sarà più la stessa per il Pd. Spero che la notte porti consiglio e riconduca tutti noi a una sana dialettica parlamentare”. E’ il monito di Renato Brunetta nell’Aula della Camera, accolto da battute e risatine dai banchi dei Democratici.
17.30 – Renzi: “Non ci facciamo ricattare” “Da anni la politica non fa le riforme. Noi ascoltiamo tutti ma non ci facciamo ricattare da nessuno. Avanti. Questa è #lavoltabuona”. Così su twitter Matteo Renzi.
Da anni la politica non fa le riforme. Noi Ascoltiamo tutti, ma non ci facciamo ricattare da nessuno. Avanti. Questa è #lavoltabuona — Matteo Renzi (@matteorenzi) 13 Febbraio 2015
17.29 – No maggioranza a proposta sospensione di Cuperlo
No della maggioranza alla richiesta di pausa tecnica avanzata da Gianni Cuperlo (Pd) durante l’esame delle riforme. Ad opporsi Andrea Mazziotti di Sc, secondo cui “non si può andare avanti con gli scontri interni al Pd”. “Quando ci sarà una pausa tecnica – ha detto Caterina Bini del Pd – continueremo la nostra assemblea di gruppo”.
16.56 – Fedriga (Lega): “Renzi non più interlocutore”
“Il dato di fatto è che il premier Renzi sta svendendo l’interesse del Paese per una sua campagna mediatica e pubblicitaria. A lui non interessa la riforma a lui interessa malgrado e a dispetto del danno al Paese, fare quelle scorrazzate in Aula. Esiste un premier che non riconosciamo più come interlocutore e dico mio malgrado che anche l’Arbitro non ha fischiato il fallo, è iniziata male.
16.53 – Brunetta: “Da martedì opposizioni al Quirinale”
“Abbiamo chiesto di essere ricevuti ed il presidente della Repubblica ci ha fatto sapere che da martedì prossimo ci riceverà gruppo per gruppo”. Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
16.46 – Il fittiano Romano (Fi) resta in Aula a votare
Saverio Romano di Forza Italia resta in Aula a votare sulle riforme costituzionali. Ed accanto a lui si vedono altri deputati del suo partito, come Stefania Prestigiacomo, Elena Centemero ed Annagrazia Calabria. Attorno a loro, banchi vuoti. “Forza Italia faccia in Aula, in modo istituzionale e politico una vera opposizione, puntando sui contenuti”, dice Romano in un intervento in cui spiega la propria scelta di restare in Aula.
16.33 – Fassina e Civati non votano
Stefano Fassina e Pippo Civati della minoranza Pd non parteciperanno alle votazioni sulle riforme dopo l’Aventino delle opposizioni. “Il fatto politico che si è verificato è gravissimo. Chiedo al Pd ed al governo di fermare i nostri lavori”, dice Fassina.
16.25 – Due deputati Sel e M5s restano in Aula come “sentinelle”
Due deputati di Sel e di M5S resteranno nell’Aula della Camera durante l’esame delle riforme per non far decadere gli emendamenti del loro gruppo parlamentare.
16.15 – Boldrini: “Mi auguro che deputati rientrino”
“Mi rammarico di questa situazione. Mi auguro ci sia un reale spazio per trovare un terreno comune e possano rientrare quanto prima i colleghi che hanno deciso di lasciare l’Aula”. Lo ha detto la presidente Laura Boldrini.
15.37 – Speranza: “Appello a opposizioni, tornate”
“Rivolgo all’opposizione un altro appello a tornare. Perchè non ancora un tavolo per trovare una soluzione comune ? Il prezzo che si paga è enorme”. Lo dice nell’Aula della Camera il capogruppo Pd Roberto Speranza riferendosi alle riforme.
15.32 – Dadone (M5s): “Riforme votatevele da soli”
“Non ci lasciate alcuna alternativa se non quella di farvi votare da soli questo obbrobrio di riforme”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Fabiana Dadone di M5S abbandonando l’Aula con il suo gruppo. “La seduta fiume peserà sulle vostre coscienze”, ha ammonito rivolta alla maggioranza.
15.19 – Minoranza Pd: “Se opposizione fuori, fermiamoci”
La minoranza del Pd è pronta a chiedere a Matteo Renzi una pausa di riflessione nel caso in cui le opposizioni decidessero di lasciare l’aula sulle riforme. “E’ una scelta politica” votare le riforme da soli, ha detto Rosy Bindi nell’assemblea del Pd sospesa per la ripresa dei lavori dell’aula.
15.14 – Tutte le opposizioni abbandonano l’Aula
Tutti i gruppi parlamentari d’opposizione annunciano di abbandonare i lavori parlamentari: Forza Italia, M5s, Lega Nord, Fratelli d’Italia, gli ex M5s di Alternativa Libera.
15.06 – Cuperlo: “Pd si fermi, non si votano riforme in Aula vuota”
Gianni Cuperlo, nel suo intervento all’assemblea del Pd, ha invitato a riaprire il confronto con le opposizioni, in particolare con M5S. “Non si votano le riforme nell’aula vuota”, ha detto, a quanto si apprende, l’esponente della sinistra invitando a cambiare le alleanze sulle riforme per attribuire l’onere della responsabilità.
14.34 – Renzi: “Minaccia non voto? Problema opposizioni”
“Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine”. Così Renzi, in assemblea Pd, aggiungendo: “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle,non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
14.27 – Renzi: “Opposizioni vogliono bloccare noi”
“Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi”. Matteo Renzi, a quanto si apprende, va così all’attacco delle minoranza all’assemblea dei deputati Pd sulle riforme.