“In Italia ho scoperto un sistema che toglieva la dignità. Non l’ho mai visto neanche in Africa“. Il racconto è di Yvan Sagnet, un ragazzo del Cameron che oggi è uno dei responsabili della Flai-Cgil. È arrivato in Italia nel 2008 per studiare al Politecnico di Torino. Dopo tre anni, per mantenersi gli studi, è andato in Puglia per lavorare nei campi e li ha conosciuto i caporali e lo sfruttamento dei proprietari terrieri. “Prendevamo 20 euro al giorno ma se qualcuno si sentiva male doveva darli al caporale per essere accompagnato in ospedale”, ricorda. Durante l’incontro avvenuto venerdì a Rosarno, in presenza del ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, il sindacalista della Cgil ha spiegato il dramma dei ghetti e le condizioni disumane in cui vivono i migranti: “Questo è il lato oscuro dell’Italia. Lo Stato sapeva cosa succedeva in quella zona. Io vengo da una terra molto povera ma manteniamo la dignità” di Lucio Musolino
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione