All'Olimpico i ducali bloccano i giallorossi sullo 0-0: la Juve può andare a +9. L'Inter ne fa 4 a Bergamo grazie a un grande Guarin. La Lazio espugna Udine. Pirotecnico 5-2 tra Genoa e Verona. Tra Torino e Cagliari un pareggio utile a entrambe
Il Parma e i fischi assordanti dell’Olimpico certificano la crisi della Roma, fermata dall’ultima in classifica. Un risultato preoccupante più per lo stato di forma della squadra che per la classifica, visto che la battuta di arresto del Napoli a Palermo consente comunque ai giallorossi di allungare al secondo posto. Mentre allo scudetto nella Capitale non ci pensa più nessuno: stasera la Juventus vincendo a Cesena può salire a + 9. Non è bastato a Rudi Garcia il ritorno degli ivoriani Gervinho e Doumbia: per novanta minuti di noia il punteggio resterà inchiodato sullo 0-0. Reti e spettacolo, invece, sugli altri campi.
A Bergamo, dove l’Inter torna a vincere sette anni dopo l’ultima volta, trascinata da una doppietta di Freddy Guarin. E a Genova, dove la giostra del gol di Gasperini produce un pirotecnico 5-2 fra Genoa e Verona (anche qui doppietta di Niang). Pareggio buono per muovere la classifica fra Torino e Cagliari. E vittoria pesante a Udine della Lazio, che torna a credere nella Champions League. Decide un rigore dubbio trasformato col cucchiaio da Candreva. E dopo quanto successo in settimana – le critiche agli arbitri, la discussione sul sorteggio integrale, l’intercettazione di Lotito – le polemiche saranno inevitabili.
RISULTATI (tra parentesi gli assist)
ATALANTA-INTER 1-4: 3’ Shaqiri (rig.), 27’ Moralez (Pinilla), 37’ e 64’ Guarin, 72’ Palacio.
Ammoniti: Benalouane, Moralez, Pinilla (A); Juan Jesus, Shaqiri. Espulsi: Benalouane (A).
Partita dura e intensa a Bergamo, il derby di Lombardia rispetta la tradizione. Parte avanti l’Inter, grazie a un’ingenuità di Bellini su Guarin che al primo minuto regala rigore e vantaggio ai nerazzurri (trasformazione di Shaqiri). Ma nonostante il gol immediato la strada resta in salita per la squadra di Mancini, che nell’Atalanta ha sempre avuto la sua “bestia nera”. La reazione degli orobici è forte, produce prima una grande occasione (divorata da Pinilla a porta spalancata), poi il pareggio di Moralez, bravo a sfruttare una sponda del collega di reparto (e soprattutto le solite amnesie in marcatura della coppia Ranocchia-Juan Jesus). Nel momento più difficile, però, i nerazzurri ritrovano se stessi e il vantaggio con Guarin. È la volta buona, perché nella ripresa l’Atalanta resta in dieci, per l’espulsione di Benaoulane che si fa ammonire e in rapida successione cacciare per proteste. La fiscalità dell’arbitro Banti rompe definitivamente l’equilibrio: in superiorità numerica arriva anche il 3-1, ancora con Freddy Guarin, migliore in campo per distacco, ancora con un gran tiro da fuori area. Nel finale c’è gloria anche per Palacio, che trova il gol (al termine di una prestazione opaca) con una carambola fortuita. Finisce 1-4 e l’Inter torna a vincere a Bergamo, sette anni dopo l’ultima volta. Allora in panchina sedeva proprio Roberto Mancini.
GENOA-HELLAS VERONA 5-2: 10’ Agostini (aut.), 13’ Niang (Iago Falqué), 21’ Toni (Christodoulopoulos), 30’ Niang (Edenilson), 58’ Toni (Halfredsson), 66’ Bertolacci (Laxalt), 85’ Perotti (Iago Falqué).
Ammoniti: Kucka, Laxalt (G); Greco, Tachtsidis, Pisano, Sorensen (V).
ROMA-PARMA 0-0. Ammoniti: Lucarelli, Costa, Mauri, Mariga (P).
Risultato clamoroso all’Olimpico, dove un Parma praticamente già retrocesso blocca sullo 0-0 la Roma. Inutile il dominio, territoriale ma sterile, dei giallorossi: per lunghi tratti il possesso di palla supera il 70%, ma le occasioni sono poche. Nel primo tempo l’unico in grado di accendere la luce sembra Ljaijc, ma sul suo destro a botta sicura si immola Lucarelli e in un’altra occasione è bravo Mirante a bloccare un colpo di testa di Keita. Nella ripresa si intensifica la pressione dei padroni di casa, non certo la qualità della manovra. E così per una vera occasione da rete bisognerà aspettare l’83’, con il palo di testa di Ashley Cole. Poi sarà ancora l’inglese a sprecare al 90’ da buona posizione. Poco incisivo Gervinho al ritorno dalla Coppa d’Africa e a lungo invocato dai tifosi, pessimo l’esordio di Doumbia: i tanti appuntamenti mancati in mezzo all’area forse avranno fatto rimpiangere l’addio di Mattia Destro, oggi al primo gol con la maglia del Milan. Per conto suo il Parma ci ha messo tanta applicazione tattica, grande dignità, difendendo con undici effettivi e spesso tutti nella propria metà campo. Ma se è bastato questo a fermare la Roma, vuol dire che davvero qualcosa si è inceppato negli ingranaggi di Garcia.
TORINO-CAGLIARI 1-1: 34’ Donsah (Sau), 35’ El Kaddouri.
Ammoniti: Bovo, Glik, El Kaddouri (T); Rossettini, Conti, Joao Pedro (C).
UDINESE – LAZIO 0-1: 23’ Candreva (rig.). Ammoniti: Wague, Allan (U); Radu, Onazi, Candreva, F. Anderson, Cataldi (L).
CLASSIFICA (*una partita in meno)
Juventus 53*
Roma 47
Napoli 42
Fiorentina 38
Lazio 37
Sampdoria 35 *
Genoa 35
Palermo 33
Torino 32
Inter 32
Milan 30
Sassuolo 29
Udinese 28
Empoli 24
Hellas Verona 24
Atalanta 23
Chievo Verona 21 *
Cagliari 20
Cesena 15 *
Parma 10
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