Dopo il ricovero d’urgenza ad Alghero, si fa portare in un ospedale di Palermo con l’elisoccorso. Il paziente in questione, però, è Gaetano Marchese, il direttore del 118 del capoluogo siciliano. La vicenda, riportata dall’Unione Sarda, risale al 15 gennaio scorso, intorno alle 11 di sera, quando, in vacanza nella località turistica in provincia di Sassari, il 60enne aveva accusat0 un forte dolore al petto. Da Alghero era stata immediatamente inviata un’ambulanza che lo aveva portato all’ospedale civile cittadino, temendo un infarto. Dopo che era stato accertato un aneurisma, l’uomo avrebbe rifiutato il ricovero nei centri specializzati di cardiochirurgia di Sassari e di Cagliari, chiedendo, scrive l’Unione Sarda, “l’intervento diretto della centrale siciliana del 118 che fa decollare l’elicottero che arriva alle 6 del mattino ad Alghero per raggiungere Palermo due ore e mezzo dopo con due equipe e due rianimatori ad assisterlo”.
Marchese si trova ancora all’Ismett di Palermo: “Sono vivo per miracolo. E sono ancora ricoverato dopo un’operazione molto seria. All’ospedale di Alghero – ha spiegato – per avere fatto la Tac ho dovuto aspettare per più di tre ore, nonostante io dicessi ai medici che avevo un problema all’aorta. A quel punto mi sono attivato sull’Ismett di Palermo non perché fosse un ospedale di mio gradimento. Non volevo neppure parlarne – ha aggiunto – sono cose mie private. E mi sono ritrovato sul giornale. Non so che dire”.
La notizia arriva mentre in Sicilia il direttore del 118 regionale Bernardo Alagna ha ammesso – prima di un incontro con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – un “parziale coinvolgimento del 118” nella vicenda della piccola Nicole, la neonata morta durante il tragitto in ambulanza da Catania a Ragusa, perché non c’erano posti disponibili in nessuno degli ospedali etnei. “In Sicilia – ha aggiunto Alagna – abbiamo sei elicotteri. Quattro sono operativi h24 e due, Catania e Pantelleria, sono operativi solo per 12 ore durante il giorno”.