Ancora una volta, sarà una BMW M4 Coupé a fare da safety car durante le gare della MotoGP. Ma, a parte la livrea colorata e le luci sul tetto, l’M4 di quest’anno si distingue dalle vetture di serie per la tecnologia chiamata “water injection” che permette di spremere ulteriore potenza dal sei cilindri in linea. In realtà si tratta di un sistema già utilizzato in passato, anche in Formula 1, e rispolverato per l’occasione. “Le performance raggiungibili da un motore sono limitate da diversi fattori, fra cui la temperatura nella camera di combustione: se sale troppo, la combustione diventa incontrollata e nel peggiore dei casi può danneggiare il motore. Questo è particolarmente vero quando il motore è sotto pieno carico e l’aspirazione è già surriscaldata dall’azione del turbo”, spiega la casa di Monaco.
Quando non basta nemmeno l’intercooler, interviene il nuovo sistema a iniezione di acqua sviluppato dalla divisione sportiva di BMW: nebulizzare acqua nel collettore (a 10 bar di pressione) abbassa notevolmente la temperatura dell’aria aspirata e aumenta al contempo la densità di ossigeno, rendendo la combustione più efficiente. Oltre a preservare il motore e a permettere ai motoristi di spingere più in là le prestazioni dell’auto, questo sistema dovrebbe limitare le emissioni di alcuni inquinanti, come gli NOx.
“Quando il turbo di un motore raggiunge la sua massima velocità nominale, l’iniezione di acqua permette di aumentare ulteriormente le performance e di ridurre il consumo dell’8% circa”, dice la BMW. Sulla M4 Safety Car l’acqua è contenuta in un serbatoio di 5 litri posizionato nel bagaglaio, che contiene anche la pompa. In pista l’acqua va rabboccata a ogni pieno di benzina, ma sulla futura applicazione su auto di serie su auto utilizzate principalmente in strada sarà sufficiente riempirlo una volta ogni cinque pieni.