Secondo i media danesi, due persone sono accusate di aver fornito le armi al pregiudicato Omar Abdel Hamid El-Hussein. L'uomo, ucciso nelle scorse ore in un blitz della polizia, è accusato di due attacchi nella capitale
Due presunti complici dell’attentatore di Copenaghen sono stati arrestati nelle scorse ore. I due sono sospettati di aver fornito le armi usate da Omar Abdel Hamid El-Hussein negli attacchi che hanno visto 2 morti e cinque feriti. “Sono accusati di avere aiutato con consigli e azioni il responsabile delle sparatorie a Krudttonden e Krystalgade”, ha fatto sapere la polizia in una nota. Gli inquirenti continuano intanto a cercare testimoni che possano fornire nuovi elementi sulla dinamica dei due attacchi, per ricostruire in particolare i movimenti dell’attentatore – ucciso poi dalla polizia in uno scontro a fuoco all’alba di domenica 15 febbraio – subito prima dei due attentati.
La premier danese Helle Thorning-Shmidt ha detto che niente indica che il giovane facesse parte di una cellula più ampia. La scelta degli obiettivi lascia tuttavia pensare che si sia trattato di un atto di terrorismo, ha aggiunto. La premier danese ha poi sostenuto che quello in corso non è “un conflitto tra Islam e l’occidente… Questo è un conflitto tra i valori fondanti della nostra società e violenti estremisti”.
Abdel Hamid, scrive il giornale “Politiken”, avrebbe fatto finta di essere ubriaco mentre si avvicinava alla grande sinagoga nella notte tra sabato e domenica. L’uomo, 22 anni, ucciso ieri, è considerato responsabile anche dell’attentato al caffé Krudttonden, costato la vita del documentarista danese Finn Norgaard ed il ferimento di tre poliziotti. Questa sera, al Krudttonden, la premier danese, Helle Thorning-Schmidt, ed il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, parteciperanno ad una cerimonia commemorativa.
Gli attacchi in Danimarca sono avvenuti a soli 35 giorni dalla strage di Parigi dove hanno perso la vita 17 persone. E cresce la preoccupazione in Europa. Gli attacchi terroristici da parte di ‘lupi solitari’ sono la più grande minaccia per la Gran Bretagna. Lo sostengono fonti dell’intelligence secondo le quali “è solo una questione di tempo” prima che il Regno Unito sia colpito da un attacco simile a quello avvenuto a Copenhagen. Pur non essendoci minacce specifiche, il livello di allerta terrorismo nel Regno Unito rimane alto, al penultimo livello della scala, il che vuol dire che un attentato “è altamente probabile”.