Non bisogna prenderle come soluzioni realistiche, le proposte che la Svizzera Rinspeed porta ogni anno al Salone di Ginevra sotto forma di concept. Piuttosto, bisogna interpretarle come riflessioni sul futuro dell'auto. Lo stesso vale per la Budii, la concept car di Ginevra 2015: costruita sulla base dell'elettrica BMW i3, è un'auto che immagina il futuro dell'interazione uomo-macchina. Grazie alle partnership con diversi componentisti elvetici, la Rinspeed ha immaginato un'auto-robot che guida da sola, ma che permette al guidatore (che può sedere indifferentemente a destra o sinistra) di prendere il controllo del volante quando lo desidera. Il volante è ancorato a un braccio che si può ripiegare quando non serve. “La guida autonoma richiederà di risolvere non solo problemi tecnici e legali nei prossimi due decenni, ma anche questioni di responsabilità, tolleranza e aspettative. Anche la migliore tecnologia non sarà perfetta, ma meno incline agli errori degli umani”, dice il numero uno della Rinspeed, Rinderknecht. “Dovremo avere una sana, ma non cieca, fiducia nelle capacità delle macchine. Le auto continueranno a imparare ogni giorno e miglioreranno sempre”.