“Anche se non erano molti soldi, non riceverli in questi mesi fa la differenza. Senza lavoro e senza sussidio faccio difficoltà a mettere qualcosa nei piatti dei miei figli”. Questa la  testimonianza di Stefania, madre di due bambini e disoccupata che dallo scorso dicembre, insieme ad altre 300 persone che vivono a Livorno, non riceve più il contributo economico comunale tramite delle social card. Si tratta del servizio di carte prepagate gestito dall’Arci e destinato ai casi di povertà che il Comune a dicembre 2014 ha annunciato di voler tagliare e che dovrebbe ripartire solamente ad aprile sotto forma di voucher. Un’attesa, tuttavia, logorante per Stefania e per quanti contavano su quel contributo vivendo in un territorio dove è quasi impossibile trovare lavoro con la grave crisi economica in cui versa Livorno. Storia diversa, ma dal simile risultato anche per Andrea. “Dopo 30 anni da meccanico con tutti i contributi pagati – spiega ai microfoni de ilfattoquotidiano.it – ho perso il lavoro e di conseguenza la casa. E da circa due anni vivo nel ‘Centro homeless’ di Livorno. Nonostante abbia fatto subito richiesta per ottenere la social card – prosegue – ho dovuto aspettare tre anni per ottenerla. E, ironia della sorte, ho potuto usufruirne solo per un mese e poi l’hanno sospesa. Con quei soldi almeno sono riuscito a mangiarmi una bistecca”  di Emilia Trevisani

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