“Troppi giocatori di colore nelle squadre Primavera”. C’è chi la chiama gaffe, chi precisa subito che non è discriminazione, mentre dall’Inghilterra arrivano accuse di razzismo. Di certo la frase dell’ex commissario tecnico della Nazionale Arrigo Sacchi provocherà polemiche e critiche. Ospite del premio Maestrelli, a Montecatini Terme (in provincia di Pistoia), l’ex allenatore del Milan e direttore tecnico del Real Madrid ha dichiarato: “Non sono certo razzista e la mia storia di allenatore lo dimostra, a partire da Rijkaard, ma a guardare il torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatori di colore, anche nelle squadre Primavera. Il business ormai ha la meglio su tutto. L’Italia non ha dignità, non ha orgoglio: non è possibile vedere squadre con 15 stranieri”.
L’ex ct, interpellato dalla Gazzetta dello Sport, ha precisato tuttavia cosa voleva dire: “Sono stato travisato, figuratevi se io sono razzista. Ho solo detto che ho visto una partita con una squadra che schierava 4 ragazzi di colore. La mia storia parla chiaro, ho sempre allenato squadre con diversi campioni di colore e ne ho fatti acquistare molti, sia a Milano che a Madrid. Volevo solo sottolineare che stiamo perdendo l’orgoglio e l’identità nazionale”. Sacchi fino allo scorso anno aveva incarichi dirigenziali nel settore giovanile della Federcalcio.
Sulla questione è intervenuto anche il governo con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, che ha la delega allo sport: “E’ un grave errore – dichiara – la frase detta oggi da Arrigo Sacchi sulle giovanili, perché non legge la realtà del nostro Paese”. “L’Italia di 30 anni fa – sostiene Delrio – non è l’Italia di oggi, dove ci sono giovani calciatori cittadini italianissimi di fatto o di diritto, visto che sono nati e cresciuti in Italia anche se hanno genitori di origine straniera. Queste sono le giovani generazioni che frequentano le nostre scuole e i nostri campi sportivi e di calcio. E non è certo dal tema del colore della pelle che occorre partire se si vogliono rivitalizzare i vivai. Per queste generazioni ci auguriamo presto i passi avanti della nuova legge sul diritto di cittadinanza”.
Ma la frase ha già fatto il giro del mondo. Articoli compaiono tra l’altro sulla home page della versione online del Paìs (in Spagna Sacchi ha lavorato sia per l’Atletico sia per il Real) e del Washington Post, mentre dall’Inghilterra l’ex attaccante della Nazionale Gary Lineker (che ora lavora per la Bbc) twitta: “Ci sono troppi razzisti nel calcio italiano”.
There are too many racists in Italian football.
— Gary Lineker (@GaryLineker) 17 Febbraio 2015