Il Cavallino rampante ha perso otto posizioni in un solo anno. A causa degli scarsi risultati in Formula uno ma anche della politica meno rigida sullo sfruttamento del brand inaugurata dal nuovo presidente Sergio Marchionne. Lego guida la classifica
La Ferrari perde il primo posto. E non si parla della griglia di partenza di un Gran Premio ma della classifica dei marchi più potenti al mondo stilata da Brand Finance. Il Cavallino rampante, in base ai parametri presi in considerazione dalla società internazionale di consulenza – tra cui familiarità, fedeltà e reputazione – ha perso otto posizioni in un solo anno nella graduatoria guidata adesso dalla Lego, l’azienda danese dei mattoncini-giocattolo.
Il potere della Rossa è diminuito, secondo quanto si legge nel comunicato di Brand Finance, a causa dell’assenza di titoli in Formula 1 che va avanti ormai da diversi anni: “Lo splendore della gloria degli anni 90, la sua epoca d’oro, sta iniziando ad affievolirsi”. Anche i cambi al vertice della società di Maranello, con le conseguenti differenze di strategia aziendale, hanno pesato sulla posizione del marchio. La società di consulenza spiega che l’ex presidente, Luca di Montezemolo, ha sempre posto un rigido tetto alla produzione per preservare l’esclusività del brand Ferrari, mentre il suo successore, l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne, intende “rilassare” questa impostazione per aumentare i ricavi. “Il valore del marchio Ferrari è aumentato quest’anno del 18%, arrivando al valore di 4,7 miliardi”, ha commentato l’amministratore delegato di Brand Finance David Haigh. “Ma la nuova strategia, che consiste nel fare cassa grazie al marchio, aumenterà di sicuro il valore nel breve termine, ma l’eccesso di sfruttamento rischia di produrre un danno duraturo“.
La Lego invece è il miglior marchio del mondo soprattutto perché “in un mondo saturo di tecnologia incoraggia la creatività nei bambini”, mantenendo la genuinità che ne ha sempre caratterizzato lo stile, riuscendo a farsi amare da diverse generazioni. Il marchio danese precede Pwc, il network internazionale di consulenza fiscale e di revisione bilanci, mentre al terzo posto figura Red Bull.