Le perquisizioni sono state decise perché gli investigatori hanno scovato "recenti movimentazioni di denaro sui conti correnti". A conferma che la "generosità" di Berlusconi non si è mai arrestata. Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, è coinvolto anche il primo avvocato della giovane marocchina, Luca Giuliante
Erano stati i giudici di primo grado per i due processi sul caso Ruby, quello in cui era imputato Silvio Berlusconi e quello in cui sono stati condannati anche in appello Fede, Mora e Minetti, a trasmettere alla Procura di Milano gli atti relativi alle dichiarazioni delle Olgettine e di altri testimoni. E un anno fa era arrivata la notizia che l’ex Cavaliere, assolto in secondo grado dall’accusa di concussione e prostituzione minorile, era finito nuovamente nel registro degli indagati per la corruzione dei testi. Tutte quelle ragazze, stipendiate mensilmente dall’ex premier, oggi hanno subito una perquisizione, come del resto è avvenuto e per l’avvocato Luca Giuliante, il primo dei legali della giovane marocchina, che nel tempo ha poi assunto altri legali. Al professionista è stato sequestrato un pc. Anche la stessa Ruby ha subito una perquisizione a Genova: gli investigatori hanno portato un computer e il telefono.
Le perquisizioni sono state decise perché gli investigatori hanno scovato “recenti movimentazioni di denaro sui conti correnti“. A conferma che la “generosità” di Berlusconi non si è mai arrestata. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano (quest’ultima incaricata poco più di un mese fa all’inchiesta)
Quando esplose la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex presidente del Consiglio emerse anche che erano indagati i due avvocati, Piero Longo e Niccolò Ghedini, alcuni esponenti politici come Maria Rosaria Rossi, Licia Ronzulli e Valentino Valentini, e anche il muscista Mariano Apicella, il giornalista Carlo Rossella e il pianista Danilo Mariani.
In tutto sono 45 gli iscritti, ma le perquisizioni hanno riguardato solo una ventina di persone. L’elenco comprendeva, tra gli altri, le gemelle De Vivo (oggi perquisite), Iris Berardi (perquisita), Barbara Faggioli, Barbara Guerra (perquisita), Elisa Toti, Michelle Conceicao e Marystelle Polanco (perquisita), il padre di Ruby, il compagno della giovane marocchina Luca Risso, alcuni esponenti. Iscritta all’epoca anche Giorgia Iafrate, la funzionaria della questura che si trovò di fronte Ruby la sera tra il 28 e il 29 maggio 2010. Tra i perquisiti anche Lisa Barizonte, Roberta Bonasia, Francesca Cipriani (a cui sono stati sequestrati migliaia di euro in contanti in una cassetta di sicurezza), la stessa Ruby, Aris Espinosa, Barbara Faggioli, Miriam Loddo, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Elisa Toti e Iaona Visan. Al centro dell’indagine anche l’”anomalo” e “irrituale” interrogatorio di Ruby che, nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2010, per oltre otto ore, nello studio del suo ex avvocato, Luca Giuliante, davanti anche a Lele Mora, a “un emissario di Lui”, a una persona che verbalizzava e al suo attuale compagno Luca Risso, raccontò quel che tre mesi prima aveva detto agli inquirenti sulle feste a casa di Berlusconi.
Le ragazze che hanno partecipato alle cene eleganti di Arcore sono accusate dagli inquirenti perché, come avevano indicato i giudici del Tribunale, sarebbero state corrotte dall’ex premier Silvio Berlusconi per testimoniare a suo favore nei processi. Il Cavaliere, in pratica, a sentire gli inquirenti teneva a libro paga le ragazze, almeno fino a poco tempo fa. E, secondo la Procura di Milano, non avrebbe mai smesso. Del resto erano state le stesse Olgettine a dichiarare durante il processo che il presidente continuava a far versare sui loro conti 2500 euro al mese.
Sono state perquisite soltanto le ragazze indagate per corruzione in atti giudiziari e non quelle indagate solo per falsa testimonianza. L’inchiesta, da quanto si è appreso, sarà chiusa in tempi brevi nelle prossime settimane. L’indagine, aperta nel gennaio 2014, è passata per una proroga e deve essere chiusa (a meno di una ulteriore proroga) entro i primi giorni di marzo. Investigatori e inquirenti, dopo aver analizzato le carte e i file sui pc trovati nel corso delle perquisizioni di oggi, chiuderanno l’inchiesta in tempi brevi, probabilmente archiviando qualche posizione. Gli investigatori e il pm di Milano Tiziana Siciliano stanno ascoltando come persona informata sui fatti il ragioniere Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia di Silvio Berlusconi e che, secondo l’accusa, era il responsabile dei pagamenti.
Gli investigatori hanno scoperto acquisizioni di immobili sospette da parte di alcune ragazze, con alto tenore di vita rispetto ai redditi da loro dichiarati. Berlusconi nel 2013 aveva sospeso i versamenti mensili da 2.500 euro alle ragazze ma, secondo la Procura di Milano, i pagamenti alle ragazze che avrebbero testimoniato il falso nei processi sono proseguiti sotto altre forme. Sarebbero stati individuati, infatti, tramite analisi sulle movimentazioni bancarie altri versamenti sui conti correnti delle giovani (soldi che non compaiono, però, nelle loro dichiarazioni dei redditi) e anche alcune acquisizioni sospette di immobili. Tra l’altro, un nuovo capo di imputazione per corruzione in atti giudiziari (emerso con una proroga delle indagini a dicembre) riguarderebbe proprio l’offerta da parte di Berlusconi di due case per Barbara Guerra e Iris Berardi. Le due giovani prima si erano costituite parti civili nel processo a carico di Fede, Mora e Minetti e poi avevano revocato la loro costituzione. Indagato in questa nuova imputazione anche Francesco Magnano, noto come il ‘geometra di Arcore’.