No, Yanis. La sciarpa di Burberry no. Ci avevi abituate al chiodo di pelle nera alla Marlon Brando in Fronte del porto, corredato dallo stesso sguardo di sbieco (chissà se lo provi davanti allo specchio). A camicie blu elettrico o viola – da tamarro, ma tu te le puoi permettere – rigorosamente fuori dai pantaloni. Perché la settimana scorsa, alla prima riunione con gli altri ministri europei dell’Economia a Bruxelles, ti sei presentato con il cappotto scuro e quella sciarpa di lana e cachemire da 400 euro? Forse il primo ministro Alexis Tsipras ti ha suggerito che per andare a negoziare un prestito miliardario conveniva presentarsi con una mise da bravo ragazzo, come le sue? Forse. Però non solo non ha funzionato, ma – l’avrai notato – la mossa ha anche spiazzato la signora Christine Lagarde, la presidente del Fondo monetario internazionale (che en passant alla Grecia ha dato 32 miliardi). Lei, donna di eleganza sopraffina, per incontrarti si era messa una giacca di pelle nera. Non proprio un caso. Chissà che delusione, quando ha visto il tuo cappotto.
Ma noi passeremo oltre, Yanis. Perché sappiamo che adesso sei sotto pressione. Superata questa fase tornerai te stesso: t-shirt, chiodo, stivaletti, Yamaha da 1300 cc. Basta che i creditori, Berlino in testa, si ammorbidiscano un po’. E’ vero, anche l’Eurogruppo di lunedì è finito che peggio non poteva. E il ministro delle Finanze di Angela Merkel, Wolfgang Schaeuble, ha dichiarato che il vostro governo è “irresponsabile”. Ma non preoccuparti: pure in Germania, l’avrai sentito, hai molti fan. I tedeschi, è vero, sono terrorizzati al pensiero di non rivedere i 55 miliardi di “aiuti” che vi hanno concesso dal 2010 a oggi. Però…la paura, diciamo, è venata da una certa attrazione. Una conduttrice della tv pubblica Zdf ti ha definito “pieno di carisma” e per spiegarsi meglio ha detto che saresti perfetto come protagonista di “un film come Die Hard 6”. Fuor di metafora: muore dalla voglia di vederti coperto di sudore e polvere come Bruce Willis dopo che ha salvato New York. A ispirarla, probabilmente, le celebrazioni-parodia che vanno forte su Twitter. Hashtag: #funwithyanis. Ci sei tu al posto di Liam Neeson in Taken – La vendetta (con il claim “Stavolta si tratta di fisco”) e di nuovo nei panni di Brando, non quello di Fronte del porto che ti piace tanto ma il feroce colonnello Kurtz di Apocalypse Now – ovviamente storpiata in Acropolis.
Non parliamo poi della rivista Stern: di te ha scritto che “trasudi virilità classica come quella dei busti greci” e sei “un uomo che emerge dalla massa”. Mentre Die Welt ti ha dedicato un’analisi a metà tra sociologia e psicanalisi, titolo “Cosa fa di Varoufakis una icona sexy”. Forse il fatto che a parte Michael Fassbender – nato ad Heidelberg da padre autoctono, anche se la madre è irlandese – la Germania ha davvero poco da offrire sul fronte del fascino maschile? No, la risposta che hanno trovato nella redazione di Amburgo è che a piacere alle connazionali di Frau Merkel sono “la testa calva, lo stile cool, l’aria muscolosa e la moto Yamaha”. In quest’ordine. Più spiccio il magazine online Stylebook.de, che ha titolato semplicemente “Povero ma sexy”. Come dire: una via di mezzo tra i vitelloni di Risi e il Christian Grey di Cinquanta sfumature di grigio.
Tu, Yanis, dai retta ai tedeschi. Perché l’ultima parola sul vostro debito spetta a loro. Non leggere il londinese The Independent, che con la solita spocchia ha sostenuto che sembri “un buttafuori che chiede documenti, o che avrebbe potuto vendere Rolex per strada”. Tu lascia nell’armadio le sciarpe firmate e rispolvera il chiodo. Sarà un successo.
P.s. Tua moglie. Sì, l’abbiamo vista. Donna bellissima. Bionda, alta, occhi azzurri… non sarà mica tedesca, Yanis?