“Devo constatare che nemmeno le sentenze definitive in questo Paese servono a far valere una responsabilità di tipo politico”. Così Antonino Di Matteo, sostituto procuratore di Palermo, commenta il presente politico italiano durante la presentazione, a Firenze, del libro ‘La Catturandi. La verità oltre la fiction’ scritto da un poliziotto in incognito. “L’imprenditore Silvio Berlusconi – spiega il magistrato – stipulò un accordo ‘di protezione’ con le famiglie mafiose di Palermo, un patto che è stato in vigore almeno fino al 1992. Mi risulta che nonostante questa conclusione di una sentenza definitiva, quell’imprenditore – afferma – continui a discutere di riforme costituzionali“. Infine, il magistrato lamenta l’assenza da parte del legislatore della volontà di operare una svolta nel contrasto alla criminalità organizzata. “Oggi – conclude – tutti dicono di volere fare la lotta alla mafia. Si annuncia, si dice, si fanno le Authority, ma allo stato attuale ancora non c’è stata una svolta per reprimere i delitti dei colletti bianchi” di Max Brod
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione