Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia che siede al tavolo delle riforme istituzionali, starebbe continuando a pagare Ruby con somme imponenti, a colpi di tranche da 14-15 mila euro, consegnate in contanti. Anche tra novembre e i giorni scorsi. E’ quanto emerge dalle indagini ‘Ruby ter’ sulle presunte false testimonianze delle ragazze ospiti delle feste di Arcore “stipendiate” da Berlusconi anche mentre i due processi principali erano in corso. Gli investigatori avrebbero accertato che Karima al Marough, alias Ruby, minorenne ai tempi delle “cene eleganti”, ha sostenuto spese sproporzionate rispetto ai redditi, come un party da 7mila euro per il compleanno della figlia o l’acquisto di abiti di alta sartoria o una vacanza alle Maldive per nove giorni per due persone che potrebbe essere costata tra i 60 e i 90mila euro. Una massa di denaro che pone seri interrogativi sulla possibile ricattabilità dell’uomo politico, magari in relazione alla minore età della ragazzza di origine marocchina la cui presenza anche notturna ad Arcore è stata accertata dalle indagini. Berlusconi è stato assolto in appello dall’accusa di prostituzione minorile – dopo la condanna in primo grado – perché i giudici non hanno ritenuto provato che il padrone di casa sapesse di trovarsi di fronte una 17enne.
Secondo gli investigatori, alla fine del 2013, pochi giorni prima che scattasse l’inchiesta ‘Ruby ter’, Silvio Berlusconi avrebbe fatto avere alle ragazze ospiti alle serate di Arcore una “liquidazione” da 25mila euro ciascuna. Solo dopo un paio di mesi, però, le giovani avrebbero chiesto ancora soldi e a quel punto sarebbero iniziate le consegne in banconote da 500 euro.
A differenza delle altre ragazze, una ventina in totale, perquisite ieri nell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, Ruby non avrebbe ricevuto i soldi in contanti dal ragionier Giuseppe Spinelli (sentito ieri dai pm per 7 ore), tesoriere di fiducia di Berlusconi, ma da alcuni ‘factotum’ tra Milano e Genova, dove la ragazza vive. Le consegne di contanti, in alcuni casi in tranche da 14-15mila euro, sarebbero avvenute anche tra novembre e i giorni scorsi.
Attraverso intercettazioni, sarebbe merso che la giovane avrebbe anche richiesto un abito della sartoria Gianni Campagna, boutique extralusso del centro di Milano. Secondo le indagini, poi, l’avvocato Luca Giuliante, perquisito ieri, avrebbe avuto il ruolo di gestire le richieste di denaro della marocchina a Berlusconi, consigliandole anche di non esagerare. La ragazza avrebbe anche regalato borse di marca alle sue amiche. Tra l’altro, ieri gli investigatori nel corso delle perquisizioni a casa della giovane hanno fotografato borse e scarpe che aveva in casa, oltre a sequestrare fatture di acquisti da lei effettuati e estratti conto.