La famiglia Berlusconi spreme ancora Fininvest. Un mese e mezzo prima di collocare sul mercato il 7,79% di Mediaset per incassare 377,2 milioni, la holding che controlla Cologno Monzese, Mondadori e il Milan aveva girato all’ex premier e ai suoi cinque figli un dividendo straordinario da 81,5 milioni. Ma per farlo, visto che la finanziaria è in rosso e le società controllate hanno chiuso quasi del tutto il rubinetto dei dividendi, ha dovuto raschiare il fondo del barile, cioè attingere alle riserve disponibili. In particolare l’ex Cavaliere, che detiene il 60% del gruppo di via Paleocapa attraverso quattro holding personali, ha incassato circa 48,9 milioni, mentre ai figli di primo letto Marina e Piersilvio (che hanno il 7,65% a testa) ne sono andati oltre 15 e a Barbara, Eleonora e Luigi oltre 6 a testa.
A riportare la notizia del nuovo dividendo è Il Sole 24 Ore, che ricorda come già nel 2013 Fininvest, per assicurare liquidità ai suoi azionisti, avesse attinto alle riserve. Una scelta che, nel contesto attuale, conferma il fatto che il leader di Forza Italia sia sempre più a caccia di liquidità. Tanto più che oltre all’incasso via Fininvest, ha attinto anche alle riserve della sua Holding italiana prima, versandosi una cedola di 15 milioni di euro. Del resto non può contare molto sulle aziende di famiglia, la cui salute non appare delle migliori: Mediaset come è noto è in perdita da due anni e sta a sua volta vendendo pezzi più o meno pregiati per incassare soldi freschi, Mondadori ha archiviato il periodo gennaio-settembre 2014 con una perdita di 7,5 milioni e il Milan si prepara ad aggravare in modo drastico le perdite passando dai 15,7 milioni del 2013 a 60-70 milioni, tanto che la cessione della squadra sembra ormai alle porte. Mentre sulla quota detenuta in Mediolanum, l’unica che continua a dare soddisfazioni avendo chiuso i conti 2014 con un utile netto di 320,6 milioni di euro, pende la spada di Damocle della decisione di Bankitalia che impone la vendita della partecipazione eccedente il 9,9 per cento. Di conseguenza Fininvest ha dovuto a sua volta dare il via a una serie di cessioni.
Lobby
Fininvest, Berlusconi raschia il fondo del barile. E si stacca cedola da 81,5 milioni
Un mese e mezzo prima di vendere il 7,79% del capitale di Mediaset per incassare 377,2 milioni, la holding che controlla Cologno Monzese, Mondadori e il Milan aveva girato all'ex premier e ai suoi cinque figli un dividendo straordinario da 81,5 milioni. Non solo, l'ex Cavaliere si è anche staccato un dividendo straordinario da 15 milioni attingendo alle riserve della sua Holding italiana prima
La famiglia Berlusconi spreme ancora Fininvest. Un mese e mezzo prima di collocare sul mercato il 7,79% di Mediaset per incassare 377,2 milioni, la holding che controlla Cologno Monzese, Mondadori e il Milan aveva girato all’ex premier e ai suoi cinque figli un dividendo straordinario da 81,5 milioni. Ma per farlo, visto che la finanziaria è in rosso e le società controllate hanno chiuso quasi del tutto il rubinetto dei dividendi, ha dovuto raschiare il fondo del barile, cioè attingere alle riserve disponibili. In particolare l’ex Cavaliere, che detiene il 60% del gruppo di via Paleocapa attraverso quattro holding personali, ha incassato circa 48,9 milioni, mentre ai figli di primo letto Marina e Piersilvio (che hanno il 7,65% a testa) ne sono andati oltre 15 e a Barbara, Eleonora e Luigi oltre 6 a testa.
A riportare la notizia del nuovo dividendo è Il Sole 24 Ore, che ricorda come già nel 2013 Fininvest, per assicurare liquidità ai suoi azionisti, avesse attinto alle riserve. Una scelta che, nel contesto attuale, conferma il fatto che il leader di Forza Italia sia sempre più a caccia di liquidità. Tanto più che oltre all’incasso via Fininvest, ha attinto anche alle riserve della sua Holding italiana prima, versandosi una cedola di 15 milioni di euro. Del resto non può contare molto sulle aziende di famiglia, la cui salute non appare delle migliori: Mediaset come è noto è in perdita da due anni e sta a sua volta vendendo pezzi più o meno pregiati per incassare soldi freschi, Mondadori ha archiviato il periodo gennaio-settembre 2014 con una perdita di 7,5 milioni e il Milan si prepara ad aggravare in modo drastico le perdite passando dai 15,7 milioni del 2013 a 60-70 milioni, tanto che la cessione della squadra sembra ormai alle porte. Mentre sulla quota detenuta in Mediolanum, l’unica che continua a dare soddisfazioni avendo chiuso i conti 2014 con un utile netto di 320,6 milioni di euro, pende la spada di Damocle della decisione di Bankitalia che impone la vendita della partecipazione eccedente il 9,9 per cento. Di conseguenza Fininvest ha dovuto a sua volta dare il via a una serie di cessioni.
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Giustizia & Impunità
L’Italia arresta e poi scarcera il comandante libico accusato di torture dalla Corte dell’Aja. Tutti i dubbi sul ruolo del ministero di Nordio
Zonaeuro
Von der Leyen a Davos invoca l’unità europea e si appella a Trump: ‘Negoziamo, rompere non conviene’. Zelensky: ‘Ue si dia una mossa, alzi la voce con gli Usa’
Politica
Ucraina, M5s e Avs: “Stop all’invio di armi, no agli attacchi in Russia”. Ma Pd: “Rispettare impegni presi”
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein